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La lucana Casa delle libertà

In ogni sistema democratico che si rispetti un?opposizione debole, divisa e priva d?impulsi programmatici è un danno per i cittadini e paradossalmente per la stessa compagine di governo. Le elezioni amministrative, come lucidamente esposto da Nicastro in un articolo precedente, sono state un vero flop per la CdL. Sì un flop, in quanto se devi recuperare terreno e posizioni anche un onorevole pareggio (come qualcuno ha inopinatamente asserito) è un risultato di cui non andar fieri.

Le ragioni di un simile deludente risultato sono note: i) chi deve rincorrere non può permettersi il lusso di litigare sino all?ultimo secondo utile; ii) i lucani sono sostanzialmente simpatizzanti del centrosinistra; iii) il ricorso a candidati della società civile ormai non sembra avere ?adeguato appeal? (almeno a destra); iv) le candidature probabilmente sono state messe assieme un po? alla rinfusa per colpevole assenza / inadeguatezza di una classe dirigente incapace di trarre le conseguenze di una sconfitta elettorale (vedi ad esempio i ?mister zero preferenze?)

Sicuramente il pessimo esempio è venuto dal Premier che, pur non essendo io incline ad epurazioni di bolscevica memoria, ha riconfermato i suoi bracci destro e sinistro (Bondi & Cicchitto). Certo alcune voci fuori dal coro ci sono state: penso all?autorevole (lui si, in base al risultato elettorale) del consigliere Imbesi. Orbene alle porte ci sono la governance delle principali istituzioni regionali e le regionali del 2005.

Sarebbe opportuno oltre a interpretare i bisogni e le istanze del lucano ? elettore, anche ridefinire assetti del ?management? politico magari dando il doveroso spazio a quei pochi esponenti che hanno dimostrato capacità nelle passate assise istituzionali. Il Centrosinistra dal canto suo dopo aver incassato un altro grande (grandissimo a Potenza) attestato di fiducia, avrà l?onere di operare una sintesi, non proprio agevole, delle variegate anime politiche dei ?cartelli elettorali? e sfruttare sapientemente la carta della continuità in vista delle prossime elezioni.
Alla prossima.