Ci si aspettava, o per lo meno se lo aspettavano quelli del centrodestra, una conferma del trend positivo per la Casa della Liberta palesatosi il 9 e 10 aprile, così non è stato. Anzi si deve registrare la riconquista della poltrona di Sindaco da parte del centrosinistra in alcuni importanti Comuni. Molto meno entusiasmo, quindi, da parte dell’elettorato lucano.
Solo in due Comuni si votava con il sistema proporzionale, Melfi e, per la prima volta, Policoro. E su queste città s’è concentrata l’attenzione dei media. A Melfi è stato riconfermato il Sindaco uscente espressione della Casa della Libertà, Ernesto Navazio, che ha battuto nettamente il candidato del centrosinistra Arduino Lospinoso Severini. A Policoro la casa della libertà si è presentata divisa, il Sindaco uscente Lopatriello ha capeggiato la coalizione della Casa della Libertà, il suo vice, D’Amato, è salito sul treno autonomista dell’MPA, sono stati sconfitti da Serafino Di Sanza  che ha capeggiato la lista dell’Unione, senza nemmeno ricorrere al ballottaggio. Dopo due consiliature la Casa della Libertà trasloca sui banchi dell’opposizione.

Nei comuni in cui si è votato con il proporzionale c’è da registrare un cambio di maggioranza, sempre a favore del centrosinistra, in alcuni grandi centri. E’ successo a Rionero che dopo un anno di commissariamento è stato Antonio Placido a sconfiggere molto nettamente il Sindaco uscente Romanielllo e Flovilla dell’UDC, Lagonegro che ha visto la netta affermazione di Mitidieri  sul Sindaco uscente Costanza, Francavilla e Scanzano Jonico. In quest’ultimo comune, sotto la lente di ingrandimento delle autorità di vigilanza per i noti fatti verificatisi nelle elezioni regionali del 2005 che portarono in carcere alcuni esponenti dell’Ufficio Elettorale e lo stesso Sindaco Altieri. E proprio su Scanzano erano puntati gli occhi di tanti osservatori perché in questo Comune la lista di centrodestra capeggiata dal Sindaco uscente non era stata ammessa alle consultazioni. Si doveva quindi raggiungere il quorum del 50% + 1 per essere convalidate le elezioni. C’è stata tanta tensione a Scanzano ma alla fine il DS Roberto Iacobellis, che ha capeggiato la solitaria lista dell’Unione, si siederà sulla poltrona che è stata il simbolo del “feudo” di Altieri.

In alcuni centri, oltre che al citato Scanzano, erano in lizza liste uniche, in qualche caso per mancanza di alternative, in altri casi per errori procedurali nella presentazione di liste e candidature. A Calvello, per esempio, avevano presentato 6 firme in più di quelle richieste e la Commissione Elettorale aveva bocciato la lista dell’ex Sindaco, bocciatura confermata dal TAR. Ebbene in tutti i centri con lista unica si è raggiunto il quorum che ha eletto Sindaco e Consiglio Comunale, a Calvello, unico caso, il quorum non si è raggiunto ed il 33% degli elettori accorsi alle urne lo ha fatto inutilmente. Dietro la porta c’è già il Commissario Prefettizio.

Un’altra osservazione che merita di essere fatta è relativa al declino di alcune liste civiche, in questa tornata elettorale sono state le liste dei tradizionali partiti a prevalere su quelle espressione di localismi.
I Sindaci appena eletti o quelli riconfermati sono consapevoli che con i tagli feroci previsti dalla finanziaria del Governo Berlusconi non sarà facile tirare avanti. Qualcuno già pensa come arrangiasi, si pensa alle royalties del petrolio o a quelle derivanti dalla posa di impianti eolici.

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