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Simone Zaza, un lucano da record.

Il lucano del momento: Simone Zaza. Ha da poco compiuto 25 anni e gioca nella Juventus Campione d’Italia. Con le sue prodezze ha già dato un contributo alla Nazionale Italiana di Calcio nel cammino di Euro 2016. Lui è Simone Zaza, centravanti lucano degli Azzurri e della squadra allenata da Massimiliano Allegri. Nato a Policoro, […]

In Italia il calcio perde in casa

L’episodio di Catania, che ha visto venerdì 3 febbraio la morte dell’ispettore della squadra Mobile Filippo Raciti, ha scatenato un vero è proprio caos nel mondo sportivo, politico, economico e per ultimo, “ma non per ordine d’importanza”, in quello dei tifosi. Eh già, i tifosi. Quegli stessi che  dopo la decisione, presa dal Ministro Amato relativa alla sicurezza sportiva, rimarranno fuori dalle porte degli stadi non a norma, cioè la stragrande maggioranza e che, almeno per il momento, non potranno più rincorrere in trasferta la loro ‘squadra del cuore’, improvvisando cori e sventolando striscioni di ogni sorta. Una brutta faccenda per tutti coloro che, nonostante i ripetuti casi di razzismo avvenuti sui campi e ben lontani dall’animo sportivo,  lo scandalo calciopoli che ha messo in evidenza altre relazioni, forse più consolidate dello ‘spirito di squadra’e i numerosi casi di violenza che dal ’62 con la morte di Gaetano Plataino ucciso da un proiettile vagante durante la partita Salernitana-Potenza, fino alla tragedia di Catania, in quel calcio malato continuano a crederci.