Burocrazia e interessi privati bloccano lo sviluppo delle Comunita` dei Parchi 

A margine del convegno sui parchi svoltosi a San Severino Lucano nei giorni 27-28 e 29 settembre scorsi, il WWF evidenzia come sia emerso da parte soprattutto delle Regioni e delle Province l?ambiguità e la incongruenza nella realizzazione di politiche di protezione della natura e di sviluppo per le aree protette regionali e nazionali.

Per quanto riguarda la Regione Basilicata si registra infatti un ritardo nell?attuazione dei contenuti della Legge Regionale n.28/94. L?iter istitutivo di nuove aree protette è stato bloccato, come nel caso del Parco Regionale del Vulture, per salvaguardare interessi localistici e speculativi mentre per  le Riserve Naturali la cui gestione è stata affidata alle Province si registra l?assenza di sostegno economico per azioni svolte dagli organismi gestori e ritardi nella realizzazione di progetti di sviluppo bloccati dalla burocrazia.
E? emerso nella sostanza l?assenza di una programmazione regionale e provinciale capace di differenziare le vocazioni territoriali invece spesso messe a repentaglio da scelte insediative devastanti per l?integrità delle risorse naturali come ad esempio il petrolio nella Val d?Agri, i mega insediamenti turistici sul litorale Ionico, gli inceneritori e le decine di centrali inquinanti di produzione di energia elettrica realizzate e da realizzare anche nei territori protetti.

Sul versante dei parchi nazionali il WWF punta il dito sulla Regione Basilicata per il mancato iter di perimetrazione e costituzione dell?Ente Parco Nazionale Val d?Agri Lagonegrese, mentre per il Parco Nazionale del Pollino è necessario superare l?attuale fase di gestione straordinaria con l?insediamento dell?Ente, per imprimere una svolta nella direzione del parco che consenta di esprimere le grandi potenzialità territoriali ed umane presenti.

Per i parchi non sono necessarie nuove leggi. Basta secondo il WWF dare piena attuazione alle Leggi esistenti superando la tentazione che proviene anche da una parte del movimento ambientalista, dai partiti politici e delle Istituzioni che chiedono lo smantellamento del sistema di salvaguardia e tutela indicato dalla L.394/91 e L.R. 28/94 con l?abolizione degli Organismi Gestori. Il rischio conseguente è quello di veder depauperati i valori ambientali e le risorse produttive tradizionali di queste aree,  con la ?deviazione? di ingenti risorse economiche messe a disposizione dall?Unione Europea per la Rete Ecologica per iniziative prive di ricadute reali sia in termini di sviluppo del territorio sia delle comunità dei comuni interni della regione.

Il WWF si fa pertanto promotore dell?esigenza di un rilancio del ruolo centrale ed irrinunciabile degli Organismi gestori e degli Enti Parco nazionali e regionali -che si vorrebbe invece abolire – promuovendo nel mese di ottobre il Forum delle Aree Protette per  stimolare la creazione di un Sistema integrato di Parchi ed Aree Protette nazionali e regionali collegate con i bisogni delle Comunità Locali per renderle protagoniste dello sviluppo diffuso sul territorio attraverso l?agricoltura biologica, le attività artigianali e di quelle connesse alla salvaguardia del territorio.

Potenza, 30.09.2002 / Dr. Angela Risucci  / Presidente WWF Basilicata
                                                                                                       
                                                                                           

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