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Vacanze natalizie: è tempo di bilanci

Le lunghe vacanze natalizie, almeno per gli studenti, sono ormai archiviate. Chi ha deciso di trascorrerle nelle località turistiche della Basilicata ha fatto rientro nei paesi di origine e gli operatori fanno un primo bilancio. Ancora una volta a farla da padrone sono stati gli agriturismo che hanno richiamato numerosi turisti soprattutto dalla Puglia, che […]

Un relitto da salvare

Un relitto è ciò che rimane di una nave a seguito di un naufragio. Se consideriamo un naufragio ciò che accadde milioni di anni fa nella nostra regione, ed esattamente nelle fasi glaciali del Quaternario, il relitto che ne deriva è il famosissimo Pino Loricato, pregiata specie arborea conservata gelosamente sulle pendici del Parco Naturale […]

Pollino, l’asse lucano parla di Sistema di Sviluppo Turistico

Si è parlato di “Sistema di Sviluppo Turistico dell’asse Pollino Lucano”, questa sera a San Severino Lucano. Insieme i sindaci di alcuni comuni del Pollino hanno discusso della possibilità di dar vita a un sistema di sviluppo turistico per rivalutare il patrimonio storico culturale e ambientale dei loro territori.

Pollino, meta turistica di eccellenza e in piena sicurezza

L’Associazione Culturale “Viaggiare nel Pollino” condivide le preoccupazioni manifestate sulla stampa, circa lo stato di carenza dei servizi pubblici nel Parco (rifugi, sentieristica, musei e centri visite) che hanno toccato negli ultimi anni  livelli degni neanche di un paese del terzo mondo.

Il Pollino va a fuoco

Sembrava che il fuoco quest’anno si tenesse lontano  dal Pollino ed invece ecco qua a dover di nuovo parlare di incendi, di pezzi di territorio che vanno in fumo (nel vero senso della parola) senza che nessuno si preoccupi se non di lanciare anatemi contro i piromani o chiedere l’intervento dei carabinieri del Noe per individuarne i colpevoli. Eccoci di fronte all’ennesimo film già visto diecine di volte e puntualmente tirato fuori ad ogni emergenza ambientale, sia se si tratti di incendi sia se invece sono le alluvioni a tenere banco. Entrambe le situazioni sono due facce della stessa medaglia: il territorio abbandonato, lasciato a se stesso e – complice una stagione estremamente calda – è vulnerabile a qualsiasi sollecitazione. Certo non è con l’intervento dei carabinieri che si risolvono i problemi. Sicuramente un potere di intervento enorme – almeno in Calabria – è riservato alla politica. L’incendio che per tutta la giornata di ieri ha interessato gran parte del territorio di Morano calabro, Castrovillari e Frascineto non si verificava da anni, Almeno dalla tragica estate del 1993 dove anche in quelle circostanze perdemmo migliaia di ettari di bosco in tutta la regione.

Pollino Music Festival 2007, tutto pronto

Da giovedì 2 agosto a domenica 5 agosto. La kermesse sul “Palco del Pollino”, eretto nella consueta cornice del campo sportivo di San Severino Lucano, sarà inaugurata giovedì 2 agosto dalle musiche tradizionali del gruppo Suoni per esaurirsi soltanto domenica 5 con l’atteso concerto di Daniele Silvestri. Nel mezzo tanta buona musica, indiscutibile marchio di fabbrica di un evento che sin dalla nascita ha scelto di non cedere sulla qualità della proposta capitalizzando, soprattutto per questo, l’attenzione dei giovani appassionati non solo lucani. La conferma arriva dal programma della dodicesima edizione della rassegna che, come sempre, presenta diversi generi musicali e produzioni di punta della scena contemporanea. Mau Mau, Giuliano Palma, Verdena gli headliner prima dell’attesa esibizione di Daniele Silvestri.

I padroni del vapore ed il taglio dei boschi

Nel “mare magnum” dell’odierna devastazione dei boschi meridionali, la notizia di un censimento dei “boschi vetusti” si presta a diversi commenti, ma anche ad inevitabili ma istruttivi paragoni. I corsi e ricorsi storici ci informano come l’ultima quotizzazione post-unitaria abbia contribuito a distruggere le primigenie foreste dell’Appennino meridionale. In realtà il fenomeno delle quotizzazioni demaniali nascondeva, in molti casi, la cessione dei boschi ai padroni del vapore e agli speculatori delle ferrovie. Le cronache parlamentari di eminenti onorevoli meridionalisti citano l’esempio del Bosco di Monticchio in Basilicata, che dopo essere stato espropriato agli ordini religiosi fu ceduto, con un forte ribasso d’asta, agli speculatori delle banche francesi e di quelle svizzere a cui il governo italiano si era rivolto per dare liquidità al nascente capitalismo del nord. I boschi resero possibile la costruzione delle traversine ferroviarie e la legna residua venne utilizzata per produrre carbone vegetale.