Le origini di San Martino d’Agri
Le origini di San Martino d’Agri sono molto antiche. Alcuni reperti archeologici testimonierebbero che il piccolo centro lucano alle pendici del Monte Raparo accolse la popolazione di Grumentum in seguito all’attacco subito dai saraceni attorno al primo secolo a.C.
Successivamente il centro subì le dominazioni normanne, sveve e borboniche finché, nel XVI secolo, passo ai Sanseverino di Bisignano.
Questa era una delle famiglie più agiate di tutto il patriziato napoletano. Successivamente, a causa della forte crisi che riguardò la feudalità, il territorio venne ceduto ai Sifola, una ricca famiglia di origini pugliesi e poi ancora alla Contea di Chiaromonte, ai Templari ed infine ai Cavalieri di Malta.
Nell’ultimo decennio del 1800 si verificò una prima grande emigrazione. Tutto ciò comportò un grande calo demografico che si è protratto fino agli ultimi anni. Si è quindi raggiunto un evidente stato di emarginazione dal quale tutt’ora il centro fatica a svincolarsi definitivamente.
Monumenti presso San Martino d’Agri
Il centro storico di San Martino d’Agri è caratterizzato da piccole strade in pietra. Molte scalinate ed antiche abitazioni di antica costruzione sono in pietra. Dal punto di vista monumentale, invece, un richiamo particolare lo merita la Chiesa di San Francesco, costruita nel 1512 e ristrutturata nel 1714. All’interno, tra le varie opere, sono conservati due dipinti raffiguranti la Madonna col bambino, un crocifisso e un affresco del Pietrafesa. Quest’ultimo riguarda la Crocifissione con la città di Gerusalemme. Completa il tutto una pala d’altare raffigurante la Madonna del Rosario del XVII secolo.
A pochi chilometri dal centro urbano, in prossimità del monte Raparello, è situato il Santuario della Madonna della Rupe. Costruito in pietra, per alcuni mesi dell’anno è meta di fedeli che venerano la statua della Vergine. L’itinerario che permette di raggiungere il Santuario è molto suggestivo e permette di immergersi completamente nelle bellezze del paesaggio.
