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Nuovo anno amaro per gli Lsu dell’Unibas

Sei lavoratori già messi alla porta e futuro incerto per un’altra ventina. Critiche Cgil, Cisl e Uil che dicono basta con la pratica dei lavoratori “usa e getta”. I segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil (Antonio Pepe, Enrico Gambardella e Antonio Guglielmi), riferendosi alla vicenda dei sei lavoratori in mobilità impiegati fino al 31 dicembre 2006 come lavoratori socialmente utili presso l’Università della Basilicata e oggi di nuovo senza lavoro, hanno rilasciato la seguente nota congiunta: “È ancora l’Università degli studi della Basilicata ad evidenziare l’incancrenirsi di una problematica, quella dei lavoratori in mobilità impiegati a tempo in attività socialmente utili negli enti pubblici, che Cgil Cisl e Uil, partendo proprio dal caso dell’ateneo lucano, hanno più volte sollevato sollecitando la Regione e gli enti utilizzatori ad una azione coordinata che preservi e consolidi l’occupazione. Ad inizio anno i lavoratori già in regime di mobilità, utilizzati in attività socialmente utili e poi, con l’ammortizzatore sociale scaduto, impiegati in maniera precaria con brevi contratti di lavoro a termine, si sono visti, ancora una volta nella loro travagliata vita lavorativa, licenziati anche dalla misera attività da 700 euro mensili.

Università, priorità del governo Prodi anche in Basilicata

La Sinistra giovanile – dichiarano in una nota congiunta Francesco Critelli Responsabile nazionale Università Sg e Sergio Ragone coordinatore regionale Sg basilicata e Senatore accademico dell’Unibas – esprime pieno sostegno alle dichiarazioni del Ministro dell’Università e Ricerca Fabio Mussi, impegnato in un’opera tesa ad ottenere il riconoscimento dell’importanza strategica del settore universitario nel sistema nazionale. Diventa doveroso ribadire il ruolo che le giovani generazioni hanno avuto nella vittoria elettorale dell’Unione, riponendo nell’opera riformatrice del governo Prodi la speranza di un futuro migliore.

Finanziaria: fino al 2009 divieto per l’istituzione di nuove facoltà

La segreteria provinciale del Prc unitamente al Dipartimento regionale dei Beni Comuni esprimono preoccupazione relativamente agli effetti che l’applicazione indiscriminata del primo comma dell’ art.71 contenuto nella bozza della nuova finanziaria avrebbe sul futuro prossimo dell’Università degli Studi di Basilicata, allorché prevede il divieto sino al 2009 di istituire nuove facoltà nelle sedi universitarie diverse da quelle legali ed amministrative.

Una voce in più

Con l’inizio del nuovo anno accademico e con l’arrivo del nuovo Rettore questa potrebbe essere l’annata della svolta per l’università della Basilicata, o quantomeno, dovrà esserlo necessariamente. Che il nostro Ateneo sia fortemente scollegato dal resto del capoluogo e dalle altre aree regionali – e non solo dal punto di vista delle infrastrutture primarie – non c’è dubbio, ma se questa disgiunzione, come sembra, ricade anche nell’ambito di una forma tutta lucana di accettazione/non accettazione  culturale il lavoro da fare assumerà una valenza diversa, nonché con più riconosciute prospettive. Il discorso è strettamente legato a quanto i lucani hanno colto l’importanza di avere un’università. La nostra tradizione, certamente non caratterizzata da forti propensioni accademiche, non favorisce certo il processo integrativo e, finanche, la percezione dei vantaggi. Più che un lavoro di marketing e di promozione, alla base va fatto un lavoro socio-economico. Dal punto di vista strettamente sociologico si deve lavorare sul cambiamento, sull’evoluzione della società lucana, sui processi di integrazione. Dal punto di vista economico, invece, c’è la necessità di mettere in luce le opportunità o le nuove opportunità che ha aperto l’avere un’università.

A Tamburro battente

L’Università degli Studi della Basilicata ufficializzerà a breve l’elezione del Professore Antonio Mario Tamburro a Rettore dell’Ateneo lucano. Il carattere combattivo, l’intensa verve e le idee da lui profuse fanno ben sperare su una nuova possibile ventata di rinnovamento. Per poter capire meglio il Tamburro-pensiero presentiamo di seguito una Sua intervista. 

Quando e dove nasce l’idea della Sua candidatura alla carica di Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata?
Fin dall’inizio, quando vent’anni fa per la prima volta arrivai in questa regione. Questa candidatura nasce principalmente da me. In genere bisognerebbe dire che ci sono stati tanti attestati di stima da parte di molti colleghi che mi hanno chiesto di candidarmi. Al tempo stesso, penso che molti colleghi avessero un po’ timore della candidatura di Tamburro, quindi  dico che mi sono candidato io.

Legge su universita’, il commento del presidente De Filippo

“Se, come affermato in diverse occasioni dalle istituzioni comunitarie, la crescita dell’economia e della società della conoscenza dipendono dalla combinazione di quattro elementi interdipendenti, quali la produzione di nuove conoscenze, la loro trasmissione attraverso l’istruzione e la formazione, la loro diffusione tramite le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e la loro utilizzazione tramite processi industriali o servizi innovativi, l’Università può svolgere un ruolo fondamentale in tale processo, tanto maggiore quanto più si pongono in essere azioni volte a migliorarne la qualità e l’attrattività e ad enfatizzare la dimensione regionale delle sue attività”.

Matera: accesso alla Biblioteca on-line per gli iscritti all’Unibas

L’approvazione del Protocollo di intesa tra la Provincia di Matera e l’Università degli Studi della Basilicata ha consentito di avviare una concreta forma di cooperazione per l’accesso al materiale bibliografico on-line, creando all’interno della Biblioteca Provinciale di Matera un punto informatico dal quale gli studenti iscritti all’Università di Basilicata possono consultare tutto l’on-line posseduto dalla Biblioteca Interdipartimentale di Ateneo.

Sg Basilicata: piena soddisfazione per la nuova Casa dello Studente

Nell’ottica di una completa cittadinanza studentesca – dichiara Sergio Ragone, coordinatore regionale della Sinistra Giovanile di Basilicata e rappresentante degli studenti nel Senato Accademico dell’Unibas – accogliamo con interesse e soddisfazione l’avvio dei lavori di costruzione di una nuova Casa dello studente nell’area dell’ex immobile Canossiane di Potenza.