La Ola risponde all’Aper
Non è una novità che associazioni delle lobby industriali interamente impegnate “nell’affaire eolico”, si agitano come ha fatto di recente l’Aper (Associazione Produttori Energia Rinnovabile) e minacciano azioni legali.
Istituzione Osservatorio Ambientale: firmato accordo Regione-Eni
Il costante impegno e la forte volontà della Regione e dell’Eni nel realizzare quanto previsto dal Protocollo d’intenti Eni-Regione Basilicata, firmato il 18 novembre 1998, per la realizzazione di una serie di impegni per la tutela e la valorizzazione ambientale dell’area della Val d’Agri, permette con la firma dell’accordo attuativo la creazione dell’Osservatorio Ambientale.
Ubriachi di Petrolio
Dopo poche settimane dalla firma dell’accordo tra Regione Basilicata e Total sullo sfruttamento del secondo giacimento petrolifero in terra lucana denominato “Tempa Rossa” si evidenziano vistose ed inquietanti lacune ed omissioni accompagnate da nuovi ritardi, palleggiati tra lo Stato e la Regione, circa la perimetrazione del tanto atteso Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese, oltre che da una inspiegabile fretta nel voler concludere quello che è stato definito localmente l’affare lucano. Con l’accordo appena citato, stipulato nel mese di ottobre, si è assistito al tempismo delle parti in causa nel concedere autorizzazioni ambientali, ancor prima che il dibattito e, soprattutto, la partecipazione coinvolgesse le istituzioni e le comunità locali. Certa è stata la loro assenza ad audizioni pubbliche previste dalle leggi, nonostante dovrebbero essere i beneficiari principali dell’accordo.
Basilicata chiama Texas: Parco Nazionale o gruviera petrolifera d’Europa?
Non ci sorprende più di tanto il nuovo rinvio dell’istituzione del nuovo Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.
La Shell c’è!
Con la firma dell’accordo tra Regione Basilicata e Total Spa per lo sfruttamento del giacimento di Tempa Rossa nella Valle del Sauro si è messa la parola fine ad un velato braccio di ferro tra l’amministrazione locale e le compagnie petrolifere già da tempo presenti nel nostro territorio. Che il petrolio sia una risorsa nessuno lo mette in dubbio, ma avrei preferito qualcosina in più, proprio alla luce del “sottotitolo” che caratterizza il recente accordo: compensazione ambientale per la perdita dell’uso alternativo del territorio e per la reintegrazione dell’equilibrio ambientale. Oltre alle royalties pari al 7% della vendita dell’olio e del gas prodotto sono previste altre misure compensative che vanno da contributi per il monitoraggio ambientale, ad un contributo di 50centesimi di euro per ogni barile di olio prodotto che si incrementa in relazione all’aumento del valore del brent;
Tempa Rossa, il commento di De Filippo
“Con l’intesa sottoscritta la Regione Basilicata taglia un altro importante traguardo nella gestione del territorio che rafforzerà il processo dello sviluppo economico”.
Tempa Rossa, ecco i termini dell’accordo
Per le estrazioni di olio e gas che interesseranno l’area della Val Camastra, la Regione Basilicata ha stipulato con Total Italia S.p.a., Esso Italia s.r.l. e Shell Italiana spa un accordo di compensazione ambientale per la perdita dell’uso alternativo del territorio e per la reintegrazione dell’equilibrio ambientale; contributi per monitoraggio ambientale; contributi di scopo per lo sviluppo sostenibile, oltre a “ulteriori contributi per la reintegrazione dell’equilibrio ambientale e territoriale”.
Petrolio, Progetto “Tempa Rossa”: le tappe dell’Accordo
Oggi la firma definitiva con Total, Shell e Exxon dopo che le compagnie hanno accettato le condizioni del 5 settembre scorso
Accordo Regione-Total, l’opinione dei Ds
La Giunta regionale ha approvato lo schema di accordo con Total Italia Spa, Shell Italia Spa ed Esso Italiana Srl, contitolari della concessione “Gorgoglione” per l’estrazione petrolifera a Tempa Rossa nella Valle del Sauro. Nei prossimi giorni lo schema sarà sottoposto alla firma della compagnie petrolifere.
Petrolio: si configura il nuovo asse Regione-Multinazionali
Nello scenario internazionale di una crisi energetica che colpisce in modo particolare quei paesi come l’Italia che non sono grandi produttori di petrolio, la regione Basilicata, in questi ultimi anni proprio per la ricchezza di oro nero presente nel suo sottosuolo viene definita il Texas d’Europa.