Cerca

Quest’anno sotto l’albero, niente regali

In questa settimana un’altra protesta allarma il Sud del nostro Paese. I tempi si evolvono, i desideri cambiano e le speranze sono sempre le ultime a morire, ma per i lavoratori di Agile che in questo Natale avevano visto la possibilità di un miglioramento e regolarizzazione della propria situazione lavorativa, desideri e speranze sono state vane. Purtroppo nel nostro Paese e in particolare nel Mezzogiorno, regioni come la Basilicata sono affette da una crisi che dura ormai da troppo tempo e che sembra non riuscire a mutare le proprie sorti. La parola “lavoro” viene sempre più pronunciata con fatica o almeno con estrema cautela e solitamente è accompagnata da aggettivi come “precario”, “provvisorio”, “incerto”, “a tempo determinato” e nei peggiori dei casi assume anche tinte non proprio chiare ed esattamente legali come “nero”. Se poi a questa già delicata e instabile condizione aggiungiamo anche la mancanza di correttezza delle aziende, ecco un altro sciopero, un’altra giornata di lavoro persa. Restiamo sgomenti di fronte all’arroganza dimostrata da Eutelia che, mentre è in corso una trattativa sindacale invia una lettera a tutti i dipendenti annunciando, in pratica, la chiusura unilaterale della vertenza, con una risposta negativa su tutti i fronti”.

Disastrose le condizioni dei Lavoratori immigrati

Le condizioni dei Lavoratori immigrati, specie nel campo dell’ agricoltura, alla luce degli accadimenti degli ultimi giorni (non mi riferisco soltanto alla vicenda di Palazzo San Gervasio, ma soprattutto, alle cronache che giungono dalla vicina Puglia) si impongono prepotentemente alla attenzione della politica.

Allarme lavoro nero in regione

I dati sono allarmanti. E? necessaria e vitale una concreta presa di coscienza di chi ha a cuore la tutela dei lavoratori