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La Shell c’è!

Con la firma dell’accordo tra Regione Basilicata e Total Spa per lo sfruttamento del giacimento di Tempa Rossa nella Valle del Sauro si è messa la parola fine ad un velato braccio di ferro tra l’amministrazione locale e le compagnie petrolifere già da tempo presenti nel nostro territorio. Che il petrolio sia una risorsa nessuno lo mette in dubbio, ma avrei preferito qualcosina in più, proprio alla luce del “sottotitolo” che caratterizza il recente accordo: compensazione ambientale per la perdita dell’uso alternativo del territorio e per la reintegrazione dell’equilibrio ambientale. Oltre alle royalties pari al 7% della vendita dell’olio e del gas prodotto sono previste altre misure compensative che vanno da contributi per il monitoraggio ambientale, ad un contributo di 50centesimi di euro per ogni barile di olio prodotto che si incrementa in relazione all’aumento del valore del brent;

Tempa Rossa, il commento di De Filippo

“Con l’intesa sottoscritta la Regione Basilicata taglia un altro importante traguardo nella gestione del territorio che rafforzerà il processo dello sviluppo economico”.

Tempa Rossa, ecco i termini dell’accordo

Per le estrazioni di olio e gas che interesseranno l’area della Val Camastra, la Regione Basilicata ha stipulato con Total Italia S.p.a., Esso Italia s.r.l. e Shell Italiana spa un accordo di compensazione ambientale per la perdita dell’uso alternativo del territorio e per la reintegrazione dell’equilibrio ambientale; contributi per monitoraggio ambientale; contributi di scopo per lo sviluppo sostenibile, oltre a “ulteriori contributi per la reintegrazione dell’equilibrio ambientale e territoriale”.

Petrolio: si configura il nuovo asse Regione-Multinazionali

Nello scenario internazionale di una crisi energetica che colpisce in modo particolare quei paesi come l’Italia che non sono grandi produttori di petrolio, la regione Basilicata, in questi ultimi anni proprio per la ricchezza di oro nero presente nel suo sottosuolo viene definita il Texas d’Europa.