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Svimez: la Basilicata guida la ripresa

Secondo il rapporto Svimez la Basilicata ha interrotto la fase di recessione Il Rapporto sull’Economia del Mezzogiorno realizzato dalla Svimez, l’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, mostra che nel 2015 il Pil è cresciuto al Sud dell’1%. La caduta dell’anno precedente (-1,2%) è stata in parte recuperata grazie a una crescita superiore di 0,3 […]

Una voce in più

Con l’inizio del nuovo anno accademico e con l’arrivo del nuovo Rettore questa potrebbe essere l’annata della svolta per l’università della Basilicata, o quantomeno, dovrà esserlo necessariamente. Che il nostro Ateneo sia fortemente scollegato dal resto del capoluogo e dalle altre aree regionali – e non solo dal punto di vista delle infrastrutture primarie – non c’è dubbio, ma se questa disgiunzione, come sembra, ricade anche nell’ambito di una forma tutta lucana di accettazione/non accettazione  culturale il lavoro da fare assumerà una valenza diversa, nonché con più riconosciute prospettive. Il discorso è strettamente legato a quanto i lucani hanno colto l’importanza di avere un’università. La nostra tradizione, certamente non caratterizzata da forti propensioni accademiche, non favorisce certo il processo integrativo e, finanche, la percezione dei vantaggi. Più che un lavoro di marketing e di promozione, alla base va fatto un lavoro socio-economico. Dal punto di vista strettamente sociologico si deve lavorare sul cambiamento, sull’evoluzione della società lucana, sui processi di integrazione. Dal punto di vista economico, invece, c’è la necessità di mettere in luce le opportunità o le nuove opportunità che ha aperto l’avere un’università.