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Tramutola

Tramutola: un centro ricco di acqua, ma non solo Tramutola ha origine, secondo la tradizione, dalla ricostruzione successiva alla distruzione avvenuta per mano dei Saraceni. Nel X sec. infatti, venne ricostruito e ripopolato dai Benedettini di Cava de Tirreni. I religiosi diedero vita a una vera e propria produzione tessile, per mezzo delle loro capacità […]

L’acqua è mezzo pane

Il comitato sorto a Rotonda esprime piena soddisfazione per la manifestazione tenutasi in occasione dell’inaugurazione dell’Azienda agricola sperimentale dell’Alsia.

Basilicata e Puglia, oro nero e oro blu

Le riprese televisive dei canoisti sull’invaso di Monte Cotugno, in agro di Senise (Basilicata – Potenza), sembrano voler celare la grave situazione di crisi idrica nelle vicine province di Taranto, Brindisi e Lecce, dovuta alla carenza di acqua. Ma come mai la domanda d’acqua continua a crescere in Puglia? Con i suoi 530 milioni di mc di capacità, l’invaso di Monte Cotugno è considerato il punto nodale dello schema idrico Ionio-Sinni. L’invaso artificiale, realizzato lungo il corso del fiume Sinni, tra il 1970 ed il 1982, è il più grande in terra battuta d’Europa. Le portate derivate della diga sono destinate per usi plurimi:  su un totale di 261 milioni di metri cubi di acqua erogati  il 41% va in Basilicata e il 55,2 % in Puglia (55,2% per uso potabile,40,4% irriguo e 5,6 % industriale). All’indomani della sua messa in esercizio e dopo aver sottratto fertili territori all’agricoltura del senisese, l’invaso di Monte Cotugno avrebbe dovuto risolvere i problemi di carenza d’acqua.

Interrogazione regionale sugli sprechi d’acqua

“La riduzione degli sprechi dell’acqua in Basilicata che in un anno sarebbe passata dal 50%, secondo i dati di Legambiente, al 40%, secondo i dati più aggiornati forniti dall’ Acquedotto Lucano, non ci può soddisfare, tanto più alla luce degli ingenti investimenti finanziari avviati negli ultimi anni per innovare le reti idriche sotto l’aspetto tecnologico e funzionale”.

Allarme relazioni sindacali ad Acquedotto Lucano

La Cisl Basilica registra un arretramento dei rapporti con il vertice aziendale rispetto al passato e chiede un incontro all’azienda per discutere di piano industriale e gestione del personale.

Salviamo le Acque Lucane

Caro acqua per i lucani e pubblicità della multinazionale della Coca Cola gratis, sono questi gli ultimi effetti di quello che può essere definita la gestione neocolonialistica dell’acqua nella Regione Basilicata. Al grido “acqua ai lucani“, il “bene comune” è diventato “azioni” di una Spa pubblica per tornare ai lucani che lo pagano profumatamente.

Acqua e fontane nella storia a Lavello

In un momento in cui il clima confonde le stagioni, mai così attuale è il tema dell’acqua. Lavello trae i suoi maggiori benefici dall’agricoltura e da quella irrigua in particolare. Quando mai non è stato attuale il problema dell’acqua? Non c’è vita senza acqua. È un bene primario dell’uomo, per questo da salvaguardare, da far capire quanto valga, a noi e alle future generazioni.

Trisaia: acqua radioattiva dalla fossa irreversibile

Nel centro nucleare di Trisaia si stanno riesumando i “cadaveri radioattivi”, ed ora cominciamo solo a percepirne il fetore. Parliamo dei rifiuti della fossa irreversibile, dei liquidi ad alta attività, delle barre di Elk River e quant’altro non è dato ancora conoscere. Le operazioni di decommissioning sono estremamente delicate per eventuali contaminazioni interne, ma soprattutto esterne che potrebbero finire su ignari cittadini.

Nominato il nuovo consiglio d’Amministrazione di Acqua Spa

L’Assemblea dei soci di Acqua Spa  ha nominato il nuovo Consiglio d’amministrazione. Alla carica di presidente è stato nominato l’on. Antonio Potenza. Vice presidente è Antonio Emanuele Fiore, sindaco di Viggianello dal 1995 al 2004. Componente del CdA è il dott. Arturo Agostino, Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale. Costituiscono il Collegio dei revisori dei Conti: Roberto Lombardi (presidente), Lucia Lucarelli e Roberto Bitetti.