“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” (Gandhi). Questo lo slogan di “Future Experience”, l’avveniristica proiezione nel prossimo futuro offerta ad imprenditori e liberi professionisti con il patrocinio di Sviluppo Basilicata, nell’ambito del progetto “IncHUBatori”. In convenzione con Unibas e la Regione Basilicata spazi a disposizione di imprese ed aspiranti imprenditori saranno costantemente il bacino presso il quale verranno ideati, o anche illustrati nel percorso del loro sviluppo, i nuovi trampolini di lancio verso un avvenire che sappia coniugare insieme tecnologia all’avanguardia e percorsi green.
Con gli interventi di leader locali e nazionali si configurano gli “OpenLab” o i “Round Table”, per unire alle idee la concretezza delle loro applicazioni.
Presso Hitachi l’accento è stato posto sulla necessità di innovare per competere, di procedere verso un futuro “intelligente”, nel quale l’intelligenza artificiale non costituisce più un’astrazione o un timore ma l’effettiva realtà. Il tutto nel quadro dell’impegno verso un efficientamento energetico per ridurre i consumi.
“L’intelligenza artificiale è oramai a supporto delle nostre realtà aziendali”. Così Gabriella Megale, Amministratore Unico Sviluppo Basilicata presso Hitachi, nel suo recente OpenLab. L’Head of Tito Plant Hitachi Rail, Antonio Bardi, ha sottolineato come nel campo dell’intelligenza artificiale sia possibile verificare quanto le tecnologie possano essere applicate alle imprese. Fermo restando come le apparecchiature elettroniche debbano essere sempre sottoposte a test e a verifiche approfondite. “Hitachi crede nel green. E nella conseguente digitalizzazione. Come questa può aver luogo? Bisogna fare in modo che ritorni umanità. Far sì che le competenze siano impiegate e lascino attività di poco valore. Le persone sono al centro”.
La Business Strategy deve essere affiancata dalla People Strategy. “Beliefs, challenge, mistakes, feedback”: sviluppare intelligenze, accettare le sfide, imparare dagli errori, apprezzare i feedback. “Support people’s quality of life with data and tecnology that fosters a sustainable society” è l’espressione che ben sistetizza la mission degli “OperLab”.
Tecnologia, innovazione, implementazione della conoscenza delle aziende sul territorio. La tecnologia applicata all’esportazione di beni e servizi, attraverso il connubio “Metaverso e Manifattura”.
Vincenzo Damiano, Senior Director Manifacturing Global Signaling ha sottolineato l’importanza di lavorare sul territorio, di accrescere la cultura su tecnologia e innovazione e di implementare la conoscenza delle aziende sul territorio. L’innovazione tecnologica non può che passare attraverso i social media e l’intelligenza artificiale. “Il nuovo che avanza spaventa ma non si ferma mai. Ci dobbiamo vestire del nuovo. Non possiamo farci nulla”. È stata ricordata l’esternazione di Henry Morton circa le lampadine: “chiunque sia a conoscenza di questo oggetto capirebbe che è un evidente fallimento”. Affermare “questa è una novità che poi passa” è il modo migliore per un imprenditore di far finire la sua attività”. Della serie “il cavallo è qui per rimanere”. La nostra intelligenza deve illuminare l’intelligenza artificiale.
Vincenzo Sacco, lucano, docente di Digital Economy Università dell’Insurbia e SDA Bocconi ha affermato: “C’è voglia di futuro e di fare la Storia, di far circolare idee. Tutto quel che si può fare lo faremo ma sconfiggendo la resistenza al cambiamento. “Metaverso e manifattura” può essere il connubio vincente. La tecnologia può essere applicata all’esportazione di beni e servizi, evitando il “fattore cambio”. Dal 1970 al 1995 l’Italia è stato il quarto esportatore del mondo, poi nel 1995 (inizio epoca Internet) è scesa al decimo posto. Eppure ha commerciato con il mondo quando era più difficile commerciare con il mondo.
Con una pagina internet è possibile importare ovunque. Ma mentre gli Stati Uniti hanno esportato un po’ meno della media del mondo la Germania ha esportato meglio di Italia, Cina, Usa, pur essendo di dimensioni inferiori a quella degli Stati Uniti. Mentre l’Italia ha esportato solo il 50% in più i cinesi hanno esportato 16 volte in più, entrando nel commercio mondiale dal 2001, mentre tutti erano distratti dalle Torri Gemelle.
Non bisogna quindi essere uno Stato di grandi dimensioni ma basta essere motivati. Il Cavalier Lombardini, l’inventore dell’ingrosso in Italia, parlava bergamasco. Né italiano, né inglese: non bisogna essere poliglotti. Il Metaverso è la palingenesi tecnologica: uno spazio virtuale condiviso e persistente simile ad uno specchio digitale del mondo reale. Ma senza alcun vincolo.
Maria Chiara Di Carlo