Cerca

Inizia la solidarietà dei comuni lucani verso l’Ucraina.

I colori della bandiera dell’Ucraina al palazzo del comune di Castelluccio Superiore.

L’Ucraina con i suoi colori. Il blu del cielo e il giallo del grano. Essi giungono sino a Castelluccio Superiore, piccola comunità del Pollino dal cuore grande. Diversi lucani si stringono intorno a coloro i quali sono stati costretti a lasciare le loro case, il loro lavoro e tutto quello che avevano. Questa è una delle volte in cui la guerra non è più così lontana.

A due passi dall’Europa si teme che il conflitto si estenda. Al di là delle riflessioni sul gas e sull’elettricità è il pensiero di una bomba nucleare che cada sul proprio territorio a sconvolgere. E così l’Ucraina diventa anche un po’ la nostra Terra. Il suo dramma prende forma nelle pieghe delle più nascoste paure.

Il palazzo del comune di Castelluccio Superiore ora indossa le bandiere di un altro Stato. Ma di uno stato che potrebbe diventare quello di ciascun europeo.

Una testimonianza di solidarietà ma anche un comune sentire, frutto di una profonda empatia verso chi ha perso tutto in un attimo senza che neppure questo si potesse lontanamente immaginare, non fino a tal punto.

Il centro dell’Appennino lucano meridionale, compreso nel Parco nazionale del Pollino, è diventato uno dei centri nei quali più si avverte ciò che è al centro dell’attenzione pubblica.

A 680 metri di altitudine sul livello del mare il comune guarda in alto ad un cielo che mare non è e che appare sempre più solcato da aerei militari. Il Bosco Difesa è il luogo turistico maggiormento conosciuto di Castellucccio ed una prima difesa sembra essere approntata da queste bandiere che svolazzano dal palazzo del Comune.

Difesa contro l’indifferenza, l’omertà, il farsi i fatti propri. Poiché chi non si fa i fatti degli altri a volte finisce anche per vivere in prima persona i problemi degli altri. “Dove non metti l’ago un giorno metterai la testa” recita un famoso detto che invita a riparare subito con ago e filo il primo buco all’interno di un tessuto.

I nostri sarti sono rappresentati dalle diverse forze diplomatiche impegnate in questo difficile periodo storico a cercare di risolvere il conflitto. I colori di quel tessuto sociale oramai appaiono presso le più importanti istituzioni. Affinché il cielo resti cielo e non soltano aria piena di fumo. Con la speranza che nelle terre lontane e in quelle vicine si possa ancora coltivare il grano.

Maria Chiara Di Carlo