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Lucia Serino, Rosa Pippa, Maria Domenica Cifarelli, Milena Notarfrancesco, Carlo Prete. I loro punti di vista sulla diffusione della cultura in Basilicata.

Lucia Serino: “moltissimi dubbi e qualche incertezza conoscitiva mi è già stata chiarita. Immaginare che il percorso associativo possa aprire ad una prospettiva è oltremodo interessante. La partecipazione è alla base dell’incontro e della associazione. Forse non è vero che abbiamo un deficit di partecipazione. Un eccesso, questo, falsato, non consapevole. Immaginare un percorso di partecipazione che passi per consapevolezze, cercare la verifica delle fonti delle cose può essere un aspetto interessante. Siamo tutti sui canali social ma con quali toni, con quali contenuti condivisibili. Partecipiamo in modo consapevole. Con la consapevolezza delle città che sono un movimento permanente”.

Temi come Cultura, Ambiente, sono temi molto importanti per un futuro e per una prospettiva in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo.

Rosa Pippa: Posso portare esperienza nel campo della didattica, della diffusione dei diritti umani, problematiche che si incontrano. Gli ultimi episodi che riguardano la Val D’Agri preoccupano. Ragazzi abbandonati. Dal punto di vista della cultura in Basilicata con una associazione culturale sono andata in Grecia, nei campi profughi e infine in Italia perché credo che la cultura serva a tutti. Ne ho parlato tantissimo anche con amministratori locali. Come mai qui non ci sia la vecchia casa del popolo a Tramutola a fare le riunioni dove i cittadini possano dire qualcosa? Non c’è più.

MI auguro che si possa aiutare giovani che in questo territorio ci credono.

Maria Domenica Cifarelli: l’anestesia non assopisce soltanto ma allontana. Le elezioni politiche sono state un momento di confronto civile che si è sostituito a bisogni di partecipazione. Adesso il bisogno di partecipare è aumentato.

 Milena Notarfrancesco: rendere i cittadini partecipi. “Cittadini europei”: per esserlo la partecipazione è alla base di tutto. Mi sono occupata di economia della cultura. Si è dato alla cultura un ruolo che ha sempre avuto del Welfare culturale. La cultura porta benessere. Un report del MES sul benessere e con cui si è evidenziato il ruolo della cultura sia nella prevenzione di alcune malattie che nella gestione. C

Carlo Prete: la cultura è molto vicina a noi.La cultura è ritenuto un concetto astratto. Qual è l’obiettivo a chi deve arrivare e quali le modalità e gli strumenti di diffusione? Questi sono gli interrogativi a cui bisogna presto dare una risposta affinché la cultura in Basilicata diventi patrimonio e volano di tutti.

Maria Chiara Di Carlo

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