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“Confrontiamoci! “questo il titolo di un ciclo di webinar dal contenuto prettamente tecnico. Grazie all’esperienza di chi ogni giorno si prodiga per le imprese e lo sviluppo del territorio.

“Confrontiamoci!”…I quattro tipi di ammortamento e le principali agevolazioni

I liberi professionisti della Basilicata – ed in particolar modo del capoluogo – hanno deciso di unirsi “Sarebbe utile un confronto tra colleghi circa le dinamiche per svolgere a pieno questa professione. Auspicabile che tale modalità di operatività tra i colleghi si possa portare avanti nel tempo” ha affermato Giuseppemario Pisani, candidato presidente della lista “Unione nella Professione”.

“Solo uniti nella professione possiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”. Al di là del motto e della libertà di scegliere una lista o un’altra è stato offerto uno spunto interessante. Si promuove il valore dell’unione, e della collaborazione tra colleghi. Da tale suggestione un ciclo di webinar dal titolo “Confrontiamoci”.

Già il 18 dicembre 2020 un primo incontro completamente diverso dai tanti webinar di quest’anno.

Il contenuto è prettamente tecnico frutto della pratica, dell’esperienza professionale. Dalla pratica alla “teoria” o meglio alla gestione delle normative e dei vari bandi. E non dalla teoria all’utopia.

Inoltre i vari temi sono trattati da liberi professionisti che realmente operano sul campo e hanno già posto in pratica quanto affermano, traendo insegnamento dalle diverse realtà che si sono poste davanti.

L’evento ha trattato le principali agevolazioni regionali e nazionali ed in particolare sono stati analizzati i quattro tipi di iperammortamento.

Il primo prevede che siano agevolabili gli investimenti in beni materiali fino ale 31.12.2019 se entro il 31.12.2018 risulti verificata l’accettazione dell’ordine da parte del fornitore e il versamento di un acconto maggiore o uguale del 20% del costo di acquisizione. Tale normativa prevede una maggiorazione del costo pari al 150% a prescindere dall’entità dell’investimento (pertanto si parla di 250% a prescindere dall’importo complessivo dell’investimento. L’art.7 del D.L. 87/2018 prevede infine il recupero del beneficio in caso di cessione o delocalizzazione degli investimenti.

In virtù del secondo iperammortamento sono agevolabili anche gli investimenti in beni materiali effettuati nel 2019 senza accettazione dell’ordine e acconto al 31.12.2018. Ovvero fino al 31.12.2020 se entro il 31.12.2019 risulti verificata l’accettazione dell’ordine da parte del fornitore e il versamento di un acconto maggiore o uguale del 20% del costo di acquisizione. In questo caso la maggiorazione è variabile a seconda dell’ammontare complessivo dell’investimento, premiando maggiormente i piccoli investimenti.

Circa il terzo tipo di iperammortamento è previsto un riconoscimento del credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati come da allegato A della Leggen.232/2016. Per investimenti in altri beni strumentali materiali diversi da quelli ricompresi nel citato allegato A è riconosciuto un credito di imposta nella misura del 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro. Le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati devono contenere espresso riferimento alle disposizioni dei commi da 184 a 194 dell’art.1 della Legge 60/2019. Riconosciuto credito di imposta anche a certi beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 secondo allegato B Legge n.232/2016.

Inoltre il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi nei limiti massimi del raggiungimento del costo sostenuto. Si applica agli investimenti effettuati a decorrre dal 1 gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020 ovvero entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro il 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Infine il quarto Iperammortamento, proposta 2020_2023. Due anni di stabiità e credito retroattivo, credito d’imposta al 50%, maggiori agevolazioni anche per il software, riduzione dell’intervallo temporale per la compensazione e maggiore burocrazia nella segnalazione. Queste le linee fondamentali.

Una materia complessa in definitiva quella delle agevolazioni. Ma attraverso l’unione e soprattutto il confronto tra le brillanti menti dei liberi professionisti in Basilicata non potranno che nascere soluzioni nuove ed applicazioni efficaci che portino alla crescita ed allo sviluppo delle imprese nel territorio lucano.

Maria Chiara Di Carlo