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Eni in Val D’Agri: COVA, IOC, Finanziamenti, Decarbonizzazione, Energie Rinnovabili.

Integralmente digitalizzato il COVA (Centro Oli Val D’Agri) “prima Lighthouse”. Creata IOC (Integrated Operation Center): biblioteca digitale e pannello di controllo. Finanziamenti alle strutture sanitarie locali e alla Croce Rossa. Decarbonizzazione, energie rinnovabili. Tutto in Val D’Agri, in Eni e in periodo Covid-19.

Eni in Val D'Agri
Eni in Val D'Agri

Può il Progresso essere a servizio della Salute? In un processo virtuoso, non più a danno di ciò che è Green o del Territorio?

Eni in Val D’Agri. Si parla spesso di come sia cambiato il modo di lavorare con il Coronavirus dal punto di vista dei lavoratori, o degli economisti con virologi ed epidemiologi, in un costante braccio di ferro tra Economia e Salute. Si ascoltano anche le difficoltà degli imprenditori…

Ma c’è poca analisi presso i media circa come siano stati adeguati i diversi meccanismi ed i processi volti all’efficienza ed al profitto, nella tutela della salute. All’interno di un’impresa o di un’azienda che, se virtuosa, potrebbe costituire un “caso pilota”. Tuttavia vi sono pregiudizi dettati da ciò che si ascolta, si legge, si conosce sulla base di singoli episodi.

Si parte quasi dal presupposto che ogni attività economica non possa che essere in contrasto con “tutto ciò che è Green” ed a sfavore, inoltre, del singolo lavoratore e della sua salute.

In realtà ogni moneta ha il suo rovescio e anche quando una determinata gestione non è stata a dir poco perfetta tuttavia in essa possono talvolta ravvisarsi elementi positivi se non antesignani di progresso. Sintomi di reazione, all’insegna di quella “resilienza” tanto richiesta in epoca Covid-19.

A prescindere da possibili errori del passato, o da scelte non sempre condivisibili, non si possono chiudere gli occhi di fronte a innovazioni presenti in un territorio – quello della Basilicata – considerato (anche a torto) non innovatore.

La scommessa sulle persone in Eni in Val D’Agri, ad esempio, è avvenuta in maniera diversa da quella ipotizzabile. In epoca Covid il personale operativo ha messo sul tavolo le informazioni che aveva in testa da anni per una nuova gestione dell’impianto. Questo perché se le tecnologie migliorano le performances delle persone allo stesso modo le persone possono migliorare le tecnologie utilizzate.

Eni in Val D?Agri
Frame tratto da gazzettadelmezzogiorno.it

Se la digitalizzazione sta cambiando il modo di lavorare ogni giorno, ancor più è l’impatto sulle attività di un’azienda e su coloro che ci lavorano.

Un fulcro di tale energia ed impiego è nel Centro Olio di Val D’Agri, cosiddetto COVA. Tale impianto è stato integralmente digitalizzato ed è diventato così la prima Lighthouse del mondo Eni. Una casa di soluzioni digitali per il personale operativo, volte al miglioramento della sicurezza, alla tutela dell’ambiente e all’ottimizzazione dei processi produttivi.

Scelto il COVA per infrastruttura ed informazioni.

In Val D’Agri si trova il più grande giacimento onshore, sulla terraferma, in Europa. Un sito articolato, una tra le strutture più avanzate, che ha permesso l’installazione di una sensoristica molto sofisticata. Le caratteristiche dell’impianto, quindi, consentono non solo la raccolta ma addirittura l’elaborazione di una grande mole di dati. Molti i vantaggi, tra cui la capacità di predizione degli eventi sino ad arrivare al monitoraggio dell’asset Integrity. Ciò facilita le analisi tecniche con l’obiettivo di prevenire ad esempio i fenomeni corrosivi.

Frame tratto da eni.com

È stata in tal modo creata IOC (Integrated Operation Center). Una enorme biblioteca digitale !

Pannello di controllo che accede ad algoritmi digitali per conoscere gli indici di andamento dei processi, ricevere allert su possibili eventi rilevanti grazie ai modelli predittivi, visualizzare tutte le informazioni in un’unica dashboard.

Attività di contrasto alla diffusione del Coronavirus.

Sono state avviate importanti iniziative a supporto delle strutture sanitarie locali del territorio, raggiungendo un impegno complessivo pari a circa 35 milioni di euro. Il personale Eni ha raccolto oltre 600 mila euro in tre settimane nell’ambito di un’iniziativa solidale a sostegno della Croce Rossa Italiana.

Frame tratto da it.finance.yahoo.com

Decarbonizzazione e business delle energie rinnovabili, in particolare il gas metano.

L’impegno nelle iniziative di decarbonizzazione di Eni è stato accelerato facendo leva su interventi di efficienza energetica. In particolare lo sviluppo del business delle energie rinnovabili, nell’ambito delle quali il gas metano è stato reputato il miglior partner in termini di sviluppo sostenibile e transizione energetica.

Collage realizzato con frames tratti da tempieterre.it e architetturaecosostenibile.it

Tante novità, dunque, in una Regione in cui si pensa si possa realizzare ben poco. C’è chi non crede a tale pregiudizio. Chi è ostile a qualsiasi cambiamento afferma “purtroppo”. Chi spera si possa proiettare un territorio nel futuro, valorizzando nel modo giusto le risorse, afferma invece “per fortuna”. “Immobilità o Progresso? E quest’ultimo in che modo?” Sembra questo l’interrogativo persistente, il vero virus di questo storico e problematico arco di tempo.

Maria Chiara Di Carlo

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