La Val D’Agri si mette in moto! Impegno alla donazione di circa 70 mila euro da parte della ditta Officine Dandrea Angelo per valorizzare il territorio. Favorendo pratica sportiva, coesione sociale, turismo e sviluppo economico.
“La Val d’Agri si mette in moto”, in una sorta di avventura sportiva. Ma tanti cittadini snob farebbero fatica ad immaginare che l’area che in realtà è stata pensata adatta a questo sia quella del comune di Marsicovetere.
Impegno alla donazione di circa 70 mila euro da parte della ditta Officine Dandrea Angelo per contribuire a realizzare l’impianto sportivo: una cifra che fa pensare. Perché mai un imprenditore dovrebbe mai investire per il suo territorio?
L’obiettivo è quello di valorizzare la Val D’Agri da un punto di vista paesaggistico e naturalistico. Non solo: il progetto “Parco Avventura sportiva” si propone di favorire anche l’aggregazione dei suoi abitanti tramite la pratica sportiva.
“L’importante è partecipare” suggerisce “Bando Sport” redatto da “Fondazione con il Sud”
Soggetto proponente l’associazione “Motoclub Val D’Agri”, con iscrizione decennale alla Federazione Motociclistica Italiana.
Così la ditta Officine Dandrea, che già si è resa protagonista recentemente in occasione dell’emergenza Covid-19 di una donazione a favore dell’ospedale di Villa d’Agri, replica tale apertura con generosità verso il tessuto sociale che la circonda. Non perdendo occasione di manifestare attaccamento al territorio.
Angelo Dandrea è il particolare esempio di imprenditore lucano che, pur avendo cambiato la sua condizione sociale, è rimasto in Val D’Agri, legato alla sua Terra. Non nasconde anzi manifesta il proprio attaccamento rendendosi, ogni volta che se ne presenti l’opportunità, disponibile a comportamenti filantropi verso il territorio. Restituendo così parte della gratitudine che già gli è stata riconosciuta negli anni in cui l’azienda è cresciuta. Là dove il lavoro e l’impegno profuso nella sua impresa sono stati ripagati altrettanto generosamente tramite crescita e sviluppo.
Si cerca così di unire anche le associazioni del territorio, -tra cui “Motoclub Val D’Agri” e “Briganti della Montagna” – tramite la realizzazione di piste per moto e per bici su di un terreno di 27 ettari, insieme al Comune di Marsicovetere. Ciò non sarebbe stato possibile senza il finanziamento da parte del soggetto esterno del 20% del progetto.
Si è così contribuito a rendere concretamente possibile la creazione in Val D’Agri di qualcosa di davvero unico e nuovo in tutto il Sud Italia: la realizzazione di un centro sportivo polidisciplinare.
Ciò in modo da garantire anche il rilancio dello sport sul territorio. L’attività sportiva intesa come opportunità non soltanto di valorizzazione ma anche di coesione, unendo le diverse associazioni. All’aperto – sul territorio e per il territorio – si praticheranno sport quali enduro cross, arrampicata, bungee jumping e ciclismo.
Tipico dello spirito imprenditoriale è l’avere uno sguardo lungimirante ed orientato allo sviluppo. Materializzazione di ciò che prima non esisteva, valorizzando le risorse esistenti, alle quali cui un occhio diverso non darebbe valore.
Raro trovare in chi in genere è animato dalla logica del profitto un legame così indissolubile con il territorio nel quale si è nati. Tale doppio filo in realtà esiste se si comprende come la promozione della propria valle sia fortemente agganciata al progresso economico.
Ma il vero motore è quello dell’appartenenza identitaria, il volersi sentire rappresentati dal proprio contesto ed inseriti in quest’ultimo. Ciò perfetta armonia ed in accordo con le esigenze proprie e dell’intera comunità.
Trentamila metri quadri verranno così dotati di ostacoli e serpentine, nel rispetto delle prescrizioni previste dalla Federazione Motociclistica Italiana.
Già sul Vulturino è possibile incontrare giovani provenienti dalle varie parti d’Italia. In particolare dalla Puglia, da Lecce ma anche dalla Calabria e persino da Monaco.
La Basilicata inizia a diventare un importante punto di riferimento per chi certi sport già li pratica, con un istruttore al chiuso di una palestra. Forte è il desiderio di cimentarsi in una costante sfida che porti ad un confronto con la natura.
Progetti come questo, quindi, sono già forieri di nuovo turismo e dunque centri gravitazionali di ricchezza.
Tale misurazione sarà valutabile non soltanto in termini economici. Ma anche di prestigio, che porterà il rifiorire di altre attività di ristoro. Oltre che ad una più approfondita conoscenza delle bellezze dal punto di vista naturalistico, di cui ogni italiano potrebbe godere, senza più migrare.
Ciò grazie a chi sappia andare oltre l’orizzonte della propria personale attività per lavorare su una visione di insieme. La quale preveda la crescita non soltanto personale ma dell’intera comunità di cui si è inevitabilmente parte.
Maria Chiara Di Carlo
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