“Tecnologia a servizio”, in epoca Covid-19, per non essere “a servizio della Tecnologia”. Il “come” lo spiega Gianpiero Lotito, l’uomo che dopo essersi posto a servizio della Tecnologia oramai fa paura persino a Google.

Tecnologia in epoca Covid-19
Frame tratti da it.123rf.com e primarete.it

Nell’arco della riflessione sulla Tecnologia, in epoca Covid-19, è un’eccellenza lucana ad aver individuato la chiave per far sì che non sia l’uomo a servizio della Tecnologia bensì la Tecnologia a servizio dell’uomo, della Salute, dell’Economia, dell’Ambiente.

Gianpiero Lotito è l’uomo che fa paura a Google. È fondatore ed amministratore delegato di Facility Live, l’azienda tecnologica italiana a più alta valutazione, che sviluppa una tecnologia di prossima generazione proprio per l’organizzazione, la gestione e la ricerca delle informazioni. Tale motore di ricerca sta raccogliendo capitali privati in Italia per circa 15 milioni di euro e si sta affermando all’estero come azienda globale del software. Dopo aver rovesciato antropologicamente il cosiddetto “modello Google”. Come?

Al centro non c’è più la rilevanza statistica delle informazioni date dal motore web su domanda immessa dall’utente ma la “pertinenza” delle stesse. La macchina pensa come l’uomo e non il contrario. L’interattività mette al centro la chiave di ragionamento “semantica” fornendo solo i risultati migliori, come si fosse tra esseri umani che si parlano più che davanti al computer.

Ma da dove è partita tale eccellenza e perché se ne parla qui, su Lucanianet.it?

Molti non sanno che questo gigante in realtà, tempo fa, era un ragazzino lucano studente del Liceo Classico Quinto Orazio Flacco di Potenza. Un lucano startupper che ne ha fatta di strada, essendo stato nominato presidente della European Tech Alliance, l’organizzazione che rappresenta nell’Ue alcuni dei colossi europei delle tecnologie come Booking.com, Meetic, Spotify.

“Abbiamo deciso di restare in Italia e di non sbarcare nella Silicon Valley, dove pure abbiamo avuto dei contatti, per dimostrare che il famoso ‘altro mondo possibile’ dell’impresa è già qui. Non c’è bisogno di emigrare”.

Parole preziose per chi vive in Basilicata ed in Italia, e sogna di mettere a frutto nel suo territorio le sue competenze. Un esempio significativo quello di chi si è riuscito ad affermare nel mondo pur non diventando esterofilo. Nonostante la sua impresa sia stata invitata all’ European Business summit.

“Io dico che dobbiamo smettere di avere questo complesso di inferiorità misto a senso di colpa. Le cose possono succedere anche in Italia, i capitali si possono raccogliere anche qui, e la nostra storia lo dimostra. Mai assolutamente avere paura”.

“Qui ed ora”. Per il Ceo di FacilityLive l’Italia tecnologica che conta è già arrivata a contare. 43 sono i brevetti che FacilityLive ha depositato in altrettanti paesi. Nigel Kendall, uno dei capi della pagina tecnologica del Times ha affermato “questa è una tecnologia che potrebbe cambiare ogni cosa sul web”. Non a caso Facility Live, dalla fine del 2014, partecipa all’Elite programme del London Stock Exchange.

Ma Gianpiero Lotito non ha dimenticato di esaminare la difficile trattazione del tema dell’Ambiente in Basilicata e in Italia, soprattuto in epoca Covid-19. E per i lucani sarà interessante conoscere il punto di vista di un’eccellenza lucana così addentro alla tecnologia ma non tanto al punto da non volerla porre in accordo – se non a servizio – con ciò che è Green.

“La tecnologia può dare un aiuto. Bisogna abituarsi al termine ‘ecosystem builder’: costruttore di sistemi”.

Lo smart-working è una modalità di lavoro grazie alla quale il tempo, gli spostamenti, i rapporti sociali vengono gestiti diversamente. Con un’opportunità per l’Economia italiana ed europea”.

Siamo all’interno di un mondo in cui non è possibile pensare in modo non digitale. Per Steve Jobs la tecnologia risponde a ciò che dovremmo fare nel futuro. L’uomo è l’essere più inefficiente del pianeta, il condor l’animale più efficiente. Eppure con una bicicletta l’uomo è diventato più efficiente del condor”.

Bisogna costruire una bicicletta che aiuti a vivere meglio e ad essere più efficienti. Ma se decide la bici dove andare stiamo sbagliando qualcosa”.

(Gianpiero Lotito)

Non l’uomo a servizio della tecnologia ma una tecnologia a servizio dell’uomo, quindi. Questo il suggerimento, in quest’epoca, di colui che fu un tempo un giovane liceale lucano.

Tuttavia nell’Economia del futuro non si ha solo “tecnologia a servizio”. Soltanto unita alla produzione tradizionale essa potrà creare nuove prospettive. L’avere una forte Industria Digitale e una solida manifattura che lavorino insieme può creare un coacervo di valore occupazione e sociale senza precedenti.

Ma bisogna avere una sovranità digitale. Una Industria Digitale forte che lavori con il resto dell’Industria. Questa la conclusione di un uomo che si è posto a servizio quasi della tecnologia per poi far sì che, in un’epoca come questa, sia la tecnologia ad essere a servizio dell’uomo ed infine della Salute, dell’Economia e dell’Ambiente. Senza timore ma – anzi – con rinnovata fiducia.

Maria Chiara Di Carlo

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