“Ogni evento come occasione per rilanciare Economia e Turismo”. Ha senso accaparrarsi un concerto nella piazza della propria città o bisogna guardare “oltre al campanile”, alla “Basilicata dei piccoli numeri”?
La proposta di creare il “tavolo degli esponenti del mondo della cultura”, dei “saggi lucani” che possano contribuire a mettere in evidenza i talenti e le eccellenze della regione
Ogni evento come occasione. Spesso manca, semplicemente, il poter andare ad un concerto e c’è quasi una lotta tra lucani per accaparrarselo nella piazza della propria città. Non solo a causa di motivi legati alla passione per la musica o al godere di un evento bensì anche come occasione per poter rilanciare l’Economia e il Turismo. E proprio da tale spunto il dibattito che ha avuto inizio su Radio Tour, con personalità impegnate attivamente in virtù dello sviluppo del territorio. Ma di quale in particolare?
Già volgendo l’occhio al Capodanno 2020 Luciano Petrullo ha espresso una sorta di rammarico per non aver pensato ad una sede diversa per concerto della RAI. “Ciò avrebbe favorito l’immagine generale della Basilicata. Era l’occasione per aprire un terzo occhio sull’intera Regione. Questa è un’opinione peraltro da potentino. Ma ogni concerto nel capoluogo è un’occasione di rilancio, anche se non so quali siano le ricadute sulla città di un evento del genere al di là dell’occasione particolare”.
Ogni evento, dunque, come occasione non solo per la città in cui ha luogo ma per l’intera Basilicata di “mettere in mostra”. Questo il messaggio che molto spesso talenti lucani come Mario Garramone hanno sottolineato. La Basilicata ha tantissimi talenti anche da un punto di vista dello spettacolo, della scenografia. È opportuno che i media diano maggiore attenzione a chi oggi è un talento e può far fare bella figura alla Basilicata.
Concorde sul valore di alcuni talenti Massimo Brancati, il nuovo caporedattore di Potenza de “La Gazzetta di Basilicata”.
“Mario Carlo Garramone è un grande scenografo ed ha lavorato anche per grandi produzioni. Avrebbe la possibilità di far ben figurare la Basilicata se dovesse avere l’opportunità di creare una scenografia per ogni evento. Come lui altri talenti. Dal punto di vista musicale appare già la produzione Rai molto attenta. In questi anni hanno varcato il palcoscenico diversi gruppi a cominciare dai Musicamanovella e da Antonio Guastamacchia, voce solista e tamburello dei Tarantolati.
Un terzo punto di vista è quello di Graziano Scavone, sindaco di Tito. Il sindaco Guarente parlava di un incontro con tutti i sindaci per organizzare ogni evento nel migliore dei modi. Quale occasione migliore per il comune di Tito, uno dei più vicini al capoluogo di Regione, potendo dare molto in termini di ricettività e di ospitalità. Così anche il sindaco non vede ogni evento come fenomeno a sé stante, scollegato dalla produttività dei vari territori.
“Tito guarda con interesse a ciò che fa il capoluogo di Regione. Noi abbiamo interdipendenze con esso e con le amministrazioni. Proviamo a costruire livelli di copianificazione nelle scelte territoriali. L’occasione è non solo quella del Capodanno ma anche in particolar modo di “Potenza città europea dello Sport 2021.” Si potrà ancora costruire quel livello comprensoriale di cui anche il capoluogo di regione ha bisogno nelle proprie scelte pianificatorie.
Non possiamo più guardare – lo diceva bene il sindaco Guarente – con l’occhio al campanile.
Dobbiamo volgere lo sguardo ancora più lontano.
Comprendere che la Basilicata è una Basilicata di piccoli numeri se i territori si uniscono e mettono a disposizione le strutture già pronte per l’utilizzo e quelle che possano essere rivolte ad un comprensorio più ampio”.
Così la proposta di creare quanto prima un tavolo di esponenti del mondo della cultura, dei cosiddetti “saggi lucani” che possano contribuire a dare indicazioni alla Rai di turno per mettere in evidenza quelle specificità dei talenti lucani. Bisogna mettere in mostra i talenti e il meglio della Basilicata, di quello che c’è nel nostro territorio. Ma cosa ne pensa il sindaco Guarente? “Vivo con grandissima attività non solo la città di Potenza ma tutta la Regione. E nei miei 36 anni di vita ho avuto modo di capire che la nostra regione Basilicata è piena di talenti. Non esistono luminari riconducibili ad un’area politica. La vittoria della Regione non può che passare attraverso il coinvolgimento di tutti, anche sindaci, persone di cultura e di tutti coloro che a vario titolo possono dare un contributo per il rilancio di una “Regione dei piccoli numeri”. È solo l’unione che fa la forza. È solo la forza delle idee che tutti insieme possiamo mettere a disposizione della nostra comunità che può rappresentare la benzina per una macchina che ha ancora tante strade da percorrere.
Si crea un buon movimento economico poiché attorno all’organizzazione di un evento ruotano migliaia di persone che vengono nella nostra città. Magari si innamorano come accaduto in passato poiché colpite dalla grande capacità che abbiamo come lucani nell’ospitalità. Magari si recheranno nuovamente non solo a rigodere l’ospitalità ma anche per vedere i bellissimi posti che circondano la nostra città.
A cappello Luciano Petrullo: “Non vi deve essere differenza di colore politico nel portare avanti le idee e nel risolvere i problemi che riguardano il territorio. La sfida non è soltanto affrontare il problema, è avere le idee per programmare il proprio territorio. Riuscire a vederlo da qui a cinque anni. Soltanto così, pur cambiando le amministrazioni, si potrà aggiungere qualcosa ad un già fatto. Altrimenti si corre il rischio di tornare sempre daccapo ogni volta”.
Maria Chiara Di Carlo
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.