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Mr Parsia! Come uno “straniero” sia diventato prodìge locale.

Le strade snobbate e poco battute che hanno portato Mr Parsia dal Conservatorio di Potenza a vasti e interessanti traguardi professionali.

Il manifesto di ringraziamento di Mr Parsia presente in diverse strade del capoluogo cittadino. Di seguito l’originale storia dello straniero sconosciuto e misterioso
che ha saputo conquistare una regione e parte del territorio nazionale.

Passeggiando per via Pretoria quasi tutti si sono imbattuti in un manifesto di ringraziamento. I non abituali frequentatori si sono chiesti: – chi è Mr Parsia?

Non tutti gli iscritti al Conservatorio diventano concertisti nei più importanti teatri. O compositori impegnati ad incidere album. Sembra che le frontiere possano non essere soltanto poche. Che un musicista non debba ritrovarsi costretto necessariamente ad essere impegnato a vincere estenuanti concorsi, giusto per conquistare qualche riga in più di curriculum.

Una profonda riflessione può derivare dal felice sbocco professionale di un piccolo genio della realtà locale.

Analogamente uno straniero non è detto sia destinato soltanto ad un’attività commerciale o ai cosiddetti “lavori umili”. Quelli che “in genere gli italiani non vogliono fare”.

Parsia Moshir Pour ha saputo sfatare due luoghi comuni, raccontando con la sua vita come si possano concepire alternative ad un destino apparentemente già scritto.

Indubbiamente questo personaggio misterioso che ultimamente, con i suoi manifesti, domina le varie strade del capoluogo non può non definirsi un enfant prodìge. Dato che ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica all’età di 3 anni.

Nonostante sia nato in Iran, a Teheran, in un contesto assai difficile, ha iniziato ad elaborare le sue prime melodie sul tombak, un tamburo di calici considerato il principale strumento a percussione della musica persiana.

Come far dunque delle proprie origini una fonte di ricchezza invece di un limite.

Il piccolo all’età di 3 anni ha saputo cogliere il buono ed il singolare che la sua Terra sapeva offrire e così ha ricevuto la proposta di diventare attore, musicista e cantante a 4 anni nel programma televisivo “Siediti, alzati e sorridi”.

Ma il bimbo prodigio non si accontentò del suo primo successo e dopo essersi trasferito a 6 anni con la sua famiglia a Roma… quale Conservatorio ha scelto per perfezionare le sue abilità?

Il Conservatorio Gesualdo da Venosa a Potenza, con iscrizione a soli 9 anni e studio di pianoforte e percussioni per 7 anni.

Poi la svolta, a 16 anni, derivata da una visione diversa da quella che il modo di pensare comune gli avrebbe imposto.

Non la sola prosecuzione degli studi.

Non l’incisione di un album.

Non la partecipazione a concorsi.

Ma quello che sembrerebbe apparentemente l’uovo di Colombo, tuttavia piantato sul tavolo nel modo che non tutti avrebbero escogitato, come da aneddoto.

Il sedicenne iraniano non si è limitato ad una collaborazione artistica con i locali tra i più importanti del territorio: Club House, Be Good, Basiliko’s, Cincillà, Grande Albergo, Holliwood Cafè, Mascalzone Lucano, La Pergola, Moonlight Disco, solo per citarne alcuni.

A 17 anni (e qui lo spirito imprenditoriale) ha saputo creare il suo primo marchio (PMP Events), organizzando eventi privati ed aperti al pubblico approdati su mete giornalistiche e radiofoniche.

A vent’anni ha creato la “Special Animation Wedding” esibendosi al Giubileo Hotel, La Primula, Bouganville, Villa Schiuma, Il Gattopardo, Villa Carafa, Giardini del Mago, Pierfaone, realizzando uno show per ogni tipo di evento.

Dopodiché ha provveduto a realizzare l’integrazione delle sue performance con il mix di colori offerto dai lavori artistici di ospiti nazionali ed internazionali, offrendo alla vista ed all’udito del suo pubblico accostamenti singolari, dal sapore antico rivisitato in chiave del tutto nuova.

Alexia, Clementino, Gigi D’Agostino sono solo alcuni nomi della musica dance che ha fatto la Storia, gettando le basi per quella futura.

Esistono pezzi che non ci si stanca mai di ascoltare, al punto tale da esser fatti oggetto di cover e rivisitazioni. Lo stupore di chi è nato ieri sta proprio nel ritrovare alla radio e in TV sempre gli stessi pezzi della musica anni 90, interpretati secondo chiavi nuove.

Mr Parsia ha fatto di più: non si è limitato a realizzare semplici e banali cover. Ha invece accostato il suo stile a quello di coloro i quali hanno gettato prima le basi e poi i pilastri su cui si poggia la musica attuale.

In questo modo la sua visione artistica è stata esaltata grazie a commistioni nuove, e gli antichi avi creatori dei pezzi tanto amati e mai venuti a noia sono stati rivisitati ritornando a linfa nuova. In un’atmosfera originale creata per loro, di cui i pezzi costituivano picchi di eccellenza non contaminati o snaturati bensì enfatizzati grazie al circolo di colori nuovi, elargito ad un pubblico d’eccezione.

I lucani, si sa, sono provvisti di palato sopraffino. Il prodotto è stato di qualità se tra i nomi noti si è fatto strada il suo di nome d’arte: ecco “Mr Parsia”! Protagonista del Programma Web/Tv La domenica con Parsia”, il salotto del territorio regionale e nazionale. Fino alla conduzione di “Casa Sanremo” durante il Festival della musica italiana con l’uscita di un nuovo singolo “Non ho parole”.

Quanta strada per il giovane cantante di Vietri di Potenza, lungo un percorso non convenzionale!

Ma durante il viaggio non ha perso il dolce sussurrare legato al suo bagaglio di umiltà.

Scrive ancora: -trovare tante belle persone che continuano a chiamarmi anche a distanza di tempo in questa piccola ma deliziosa realtà ha suscitato in me l’energia giusta per poter arrivare fino ad oggi.

A conferma della famosa esortazione di Jim Morrison: “Guarda le piccole cose, perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi!”

Maria Chiara Di Carlo

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