I “terremotati a vita” di Bucaletto: la Cittadella in onda su “Le Iene”

Bucaletto di nuovo alla ribalta nazionale. Questa volta il quartiere popolare della periferia est di Potenza, progettato all’indomani del terremoto che colpì l’Irpinia nel Novembre del 1980, è apparso nella trasmissione televisiva di Italia Uno, “Le Iene”. A portare Bucaletto sugli schermi nazionali ci ha pensato Gaetano Pecoraro, in passato autore di inchieste televisive che hanno riguardato da vicino la Basilicata.

Il servizio ha ricostruito in maniera fedele il disagio di coloro che, ormai da decenni, abitano nei prefabbricati. Strutture fatiscenti, in molti casi piene di umidità e con parametri esterni contenenti fibre di amianto lesionate che rappresentano un pericolo per la salute se non mantenute in ottima conservazione. I 500 prefabbricati ospitano ancora 2500 persone che vi abitano in attesa di una soluzione ormai da anni.

In realtà la Cittadella ospita oggi non solo terremotati o parenti di persone che hanno perso la case in occasione del sisma. Come giustamente sottolineato dall’inviato de “Le Iene”, negli anni scorsi i prefabbricati sono stati consegnati dal Comune ai meno abbienti. Insomma, a coloro i quali hanno subito uno sfratto o che, comunque, versano in condizioni economiche e sociali di certo non agiate, ma che poco hanno a che vedere con i terremotati dell’epoca. Una sistemazione che doveva essere provvisoria, ma che invece per molti si è perpetuata nel tempo.

Trent’anni di promesse per gli abitanti di Bucaletto

Le immagini mostrano il disagio in tutta la sua completezza: persone costrette a dormire in spazi risicati, caldi d’estate e gelidi d’inverno. Come se ciò non bastasse, le condizioni di salute di molti abitanti sono preoccupanti. Difatti, molti hanno dovuto fare i conti con una serie di gravissime malattie dell’apparato respiratorio e qualcuno ci ha rimesso la vita. Malattie (quasi sicuramente) collegate al cattivo stato di conservazione dell’eternit oppure, come ipotizzato nel servizio, da imputare ai sospetti fumi che si innalzano dai forni della vicina ferriera.

Pecoraro conclude la sua inchiesta riproponendo le tipiche promesse della politica fatte in occasione dei tragici eventi sismici, come l’ultimo che ha colpito il Centro Italia. Bucaletto e i suoi abitanti in oltre 30 anni hanno ricevuto tante promesse. Alcune di esse sono state mantenute, come i 100 alloggi consegnati dall’Ater nel 2015, tante altre non rispettate. C’è solo da sperare che la recente intesa sottoscritta dalla Regione e dal Comune di Potenza per “superare definitivamente l’emergenza del quartiere Bucaletto della città capoluogo” dia finalmente una risposta ai tanti abitanti della Cittadella che sono ormai stanchi di aspettare.

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1 Comment
  1. […] Alle 19:34 una forte scossa di 90 secondi colpì una vastissima area che si estendeva fino alle province di Salerno, Avellino e Potenza. La Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale furono letteralmente messe in ginocchio dall’evento che procurò circa 280.000 sfollati, 9000 feriti e 2914 morti. Una magnitudo del momento sismico di circa 6,9 si portò via con sé centri urbani, abitazioni, ospedali, buona parte del patrimonio culturale, urbanistico e architettonico. La Basilicata letteralmente piegata dal sisma vide 63 dei suoi 131 comuni gravemente danneggiati. 9 di questi vengono addirittuira inseriti nella lista dei disastrati. Balvano, Bella, Brienza, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano, Potenza, Ruvo del Monte e Vietri di Potenza riportarono danni gravissimi ai quali, dopo decenni, non si è ancora posto rimedio in via definitiva. […]

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