La città fantasma, Craco Vecchia
Craco, situato a circa 50 chilometri di Matera, è un piccolo borgo medievale disabitato ormai da mezzo secolo. Finestre buie, strade deserte e abitazioni vuote testimoniano che il tempo si è fermato in un’epoca per certi versi quasi drammatica. L’abbandono di Craco da parte dei suoi abitanti ha una data: nel 1963, infatti, una frana dalle conseguenze disastrose distrusse una parte del paese. L’allontanamento si completò definitivamente a causa della migrazione verso il nord Italia che interessò il paese dopo la frana. La popolazione di 700 abitanti vive oggi nella vicina località di Craco Peschiera.
L’insediamento occupa una formazione rocciosa sopra le colline circostanti con la sua architettura perfettamente integrata nel paesaggio. È arroccato su una collina a poco meno di 400 metri sul livello del mare e lo sfondo è costituito dalla campagna arida tipica della zona, in cui dominano la scena i vasti spazi occupati dai calanchi.
Craco tra storia e cinema
Un tempo Craco fu un centro monastico, una città feudale che svolse un ruolo strategico sotto il punto di vista militare durante il periodo normanno. Nel periodo post-unitario, invece, le rivolte causarono una ventina di vittime tra i briganti, quasi tutti fucilati nei pressi della Chiesa Madre.
Oggi, grazie al paesaggio drammatico e all’unicità dell’atmosfera, Craco è stato il set di numerosi film tra cui Saving Grace, James Bond – Quantum of Solace e la scena dell’impiccagione di Giuda nella Passione di Cristo di Mel Gibson. Senza dimenticare le scene del Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi, il quale portò l’immagine del paese sul manifesto del film.
Per visitare il paese occorre munirsi di una tessera di ingresso, la Craco Card. Questa è acquistabile a 10 euro e consente di accedere alla città fantasma. È così possibile giungere nel paese abbandonato e osservarne da vicino i resti delle strutture, come il campanile della Chiesa Madre e il Palazzo Grossi. Molto interessante è la torre normanna, costruita nell’undicesimo secolo: da una finestra del bastione si possono osservare le sconfinate distese della Basilicata e gli splendidi calanchi, che sembrano custodire gelosamente questo posto.
