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Tramutola: un centro ricco di acqua, ma non solo

Tramutola ha origine, secondo la tradizione, dalla ricostruzione successiva alla distruzione avvenuta per mano dei Saraceni. Nel X sec. infatti, venne ricostruito e ripopolato dai Benedettini di Cava de Tirreni. I religiosi diedero vita a una vera e propria produzione tessile, per mezzo delle loro capacità di lavorazione del lino, della canapa e del baco da seta.
Questi aspetti rappresentarono, nei periodi successivi, il perno dell’economia del piccolo centro in provincia di Potenza. Il nome Tramutola deriva, invece, da “terra motola” cioè ricca di acqua, in virtù della ricchezza di sorgenti che caratterizza il territorio.

Il territorio di Tramutola non si distingue solo per la ricchezza di acqua. Già nel corso del IX secolo, infatti, era ben nota la presenza di petrolio nel comune. Si narra che affioramenti spontanei di idrocarburi emersero presso il torrente Caolo, affluente del fiume Agri. Il fenomeno venne formalmente riconosciuto in alcuni scritti che documentarono gli approfondimenti scientifici compiuti nell’ultimo decennio dell’Ottocento.
A questi seguirono delle ricerche nel corso del secolo successivo. Tuttavia, se si escludono degli studi risalenti agli ultimi anni, un’attività di monitoraggio relativa a questi fenomeni non è mai stata realizzata.

Posti di rilevanza artistica a Tramutola

Dal punto di vista artistico è rilevante soprattutto la chiesa madre della Madonna dei Miracoli all’interno della quale vi è un polittico cinquecentesco dell’artista Antonio Stabile. Interessante anche la Chiesa del Rosario, caratterizzata da un portale ligneo del 1671 opera del Maestro Linardo Laraia da Laurenzana. Una fedele testimonianza dell’antica tradizione giunge dal caratteristico lavatoio in pietra presso il quale le donne si recavano per effettuare il bucato.

Tramutola presenta un patrimonio boschivo di dimensioni rilevanti. Molto particolare è la pineta che ricopre l’altura di Monticello che si affaccia sul paese. La pineta è contraddistinta da sentieri che rappresentano una valida meta per chi desidera effettuare escursioni a piedi, in mountain bike o addirittura a cavallo. La sommità della pineta offre una bella panoramica di tutta la Valle dell’Agri.

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