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Complesso intervento chirurgico per un piccolo bambino albanese

Sta bene Iari – lo chiameremo così per motivi di privacy – il bambino albanese diventato la mascotte del reparto di Urologia del San Carlo di Potenza. Biondo, con grandi occhi azzurri, Iari è arrivato a Potenza lo scorso febbraio, grazie ad un ponte umanitario attivato con l’intermediazione della Caritas e della Regione Basilicata, per sottoporsi ad un delicatissimo intervento chirurgico non praticabile nei centri ospedalieri albanesi.
Iari ha appena 16 mesi. E’ arrivato al San Carlo accompagnato dalla mamma con un complicatissimo quadro clinico che faceva pensare, inizialmente, a una forma di ermafroditismo. Le analisi diagnostiche effettuate presso il nosocomio potentino hanno invece riscontrato una severa ipospadia perineale (anomalia congenita del pene dovuta ad un insufficiente sviluppo dell’uretra, il foro da cui fuoriesce l’urina, il cui sbocco non è localizzato all’apice del glande ma si trova, nei casi più gravi, nello scroto o nel perineo), un’inversione scroto – peniena (ossia i testicoli si trovano al di sopra del pene) e una grave malformazione ano – rettale, prognosi molto complessa a causa della compresenza di tre diverse patologie. L’assenza di possibili mutazioni genetiche è stata confermata da test di mappatura cromosomica.
Appurato il quadro clinico è stato approntato il programma chirurgico grazie anche alla consulenza esterna di due dei maggiori esperti del settore: il prof. Emilio Merlini, presidente della Società Italiana di Urologia Pediatrica, e il prof. Roberto De Castro, chirurgo pediatrico di fama internazionale, collaborazione resa possibile grazie al supporto della Direzione Strategica. I due professionisti hanno supportato lo staff del dott. Michele Muscillo, direttore dell’U.O. di Urologia del San Carlo, durante la seduta operatoria.
Iari ha effettuato il primo dei tre interventi programmati giovedì scorso. L’equipe, composta dal prof. De Castro, dal dott. Muscillo, dal dott. Ciro Ammendola e dagli anestetisti Leonardo Perfido e Caterina Simone, ha eseguito, in un unico intervento, la correzione dell’ipospadia, la risoluzione della malformazione ano – rettale e una prima correzione dell’inversione scroto – peniena. L’intervento, durato 7 ore, è stato un grande successo. In primis per le attuali condizioni del piccolo Iari: oggi il bambino sta bene ed è tornato a ridere e giocare tra le braccia della sua mamma. In secondo luogo per la complessità dell’intervento: Iari presentava tre differenti patologie che avrebbero richiesto specialisti diversi e un maggior numero di operazioni.
L’equipe è riuscita invece, nella prima sessione del programma chirurgico, a correggere, e in parte risolvere, tutti e tre i problemi del piccolo. Da sottolineare anche l’utilizzo della mucosa intestinale per la ricostruzione dell’uretra: tale tecnica rappresenta infatti la prima esperienza di ricostruzione con mucosa intestinale per questo tipo di impianto.
Il programma chirurgico prevede ancora altre due sedute operatorie, tra un mese e tra sei mesi, per garantire la completa guarigione del bambino. Nei tempi fuori dall’ospedale, Iari sarà ospitato dai preti della Caritas di Potenza.
Ancora una volta la Direzione Strategica del San Carlo ha dimostrato grande sensibilità e attenzione a problematiche di questo tipo così come la Regione Basilicata, attraverso il D.Lgs 25 luglio 1998, n. 286 relativo all’ingresso e soggiorno in Italia per cure mediche e il Programma Regionale di assistenza sanitaria in favore di bambini e adolescenti provenienti da paesi extracomunitari, approvato nel 2007, ha autorizzato la presa in carico del bambino e finanziato tutte le spese mediche.