Addio a Gigi Manzione

E’ stata celebrata questo pomeriggio, presso l’Auditorium del San Carlo di Potenza, una messa in ricordo di Gigi Manzione, il primario dell’Oncologia del nosocomio potentino prematuramente scomparso il 3 maggio scorso all’età di 57 anni. In occasione della cerimonia il direttore generale dell’A.O.R. “San Carlo” di Potenza, Ing. Giovanni De Costanzo, ha consegnato una targa commemorativa alla vedova del primario salernitano, esprimendo l’affetto profondo e il ricordo commosso che il dottor Manzione ha lasciato in tutta la comunità ospedaliera.
La cerimonia, organizzata con delicatezza e attenzione estrema ai particolari, è stata aperta da una messa suonata concelebrata dal parroco del Torrione, il quartiere popolare di Salerno in cui è cresciuto Manzione e a cui era rimasto legatissimo, e dai due cappellani dell’ospedale, don Mario e don Marcello. A suonare un quartetto d’archi del Teatro San Carlo di Napoli.
Al termine della celebrazione eucaristica è stato proiettato un video con spezzoni delle tante interviste televisive concesse da Manzione al Tgr e un loop di immagini fotografiche che hanno contribuito a restituire un’immagine a tutto tondo di un professionista serio, dalla personalità carismatica e luminosa e sempre sorridente.
Chi ha avuto la fortuna di conoscere il dott. Manzione ricorderà quel sorriso sincero ed affettuoso con cui accoglieva sempre amici, colleghi e pazienti. Empatico e di grande umanità, riusciva sempre a mettere le persone a proprio agio, questa una grande qualità per il lavoro che svolgeva.
La cerimonia, a cui hanno partecipato i familiari, i colleghi, tanti pazienti e molte personalità del mondo politico (il presidente del consiglio regionale Vincenzo Folino, i consiglieri Gennaro Straziuso e Roberto Falotico, l’ex assessore Gabriele Di Mauro), si è conclusa con una serie di testimonianze di colleghi e di collaboratori che hanno ricomposto la figura di un leader appassionato e solare, pronto a combattere mille battaglie per onorare la promessa fatta a dodici anni, dopo la morte del padre, stroncato da un tumore ai polmoni, di dedicare la sua vita a combattere questo male tremendo, pronto a sciogliere ogni tensione sempre con una battuta e con la solita risata. Ciao Gigi.