Cerca

Trovato il corpo di Elisa

Ricordo ancora la traccia del compito di italiano che la professoressa dettò quella mattina: “Lettera ad Elisa”. Facevo il primo superiore e da quel giorno sono passati 17 anni. Quell’evento sconvolse la tranquilla Potenza. Per i mesi successivi molti genitori impedirono ai propri figli di uscire la sera, di evitare le scalette che da via Mazzini portano “sopra Potenza”, di stare lontani dalla Trinità. E proprio nel sottotetto della chiesa madre di via Pretoria, dopo 17 anni di ipotesi, ricerche e indagini è stato trovato il corpo di Elisa. Lo hanno trovato, per puro caso durante un sopralluogo, alcuni operai. Uno di loro ha illuminato con il suo cellulare dei calcinacci da sotto i quali uscivano i piedi della sfortunata ragazza. Subito è stato dato l’allarme. Sul posto sono giunti polizia, carabinieri, magistrati e centinaia di giornalisti.
Una scoperta sconvolgente a 17 anni dalla scomparsa della ragazza, quel 12 settembre del 1993. Elisa quella domenica era uscita di casa per recarsi in chiesa dove avrebbe dovuto incontrare Danilo Restivo, ad oggi l’unico indagato per la scomparsa della ragazza. Ora alla luce del ritrovamento del cadavere la posizione di Restivo diventa più delicata.
Le indagini sulla scomparsa di Elisa Claps sono state oggetto di polemiche con i familiari della ragazza che hanno sempre sostenuto che le stesse non sono state condotte come il caso richiedeva. Alla luce della scoperta del cadavere le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno, avranno sicuramente una svolta decisiva. Bisognerà attendere, però, i risultati dell’autopsia affidata all’anatomopatolo, Francesco Introna, dell’Istituto di medicina legale di Bari.
Gli investigatori  vogliono sapere come è morta Elisa, e insieme a loro i suoi familiari,  tutta la città di Potenza e l’Italia intera. Bisogna capire se il delitto è avvenuto nel sottotetto o se il cadavere è trasportato in un secondo momento. Si cercheranno elementi che possano confermare l’ipotesi consolidata tra gli investigatori e l’opinione pubblica che ad uccidere Elisa sia stato Danilo Restivo, il quale ha sempre dichiarato di aver lasciato viva Elisa in chiesa. In questi anni i magistrati hanno ritenuto veritiera la dichiarazione di un giovane, Carlone, che disse di aver visto alle 13,30 di quella domenica Elisa scendere le scale di via IV Novembre.  A quell’ora Danilo Restivo si trovava al pronto soccorso dell’ospedale dove si era recato insieme al padre per farsi curare una ferita da taglio alla mano.
Cosa accadde? Elisa fece ritorno nella chiesa della Trinità insieme a qualcun altro? Un’altra domanda che va ad aggiungersi alle tante, alle quali in questi anni, da quella domenica del 12 settembre del 93, ancora non si è riusciti a dare una risposta.