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[ ANNO IV – APRILE 2008 – NUMERO 14 ] UN NUOVO LUOGO DI RELAZIONI

La longa manus del mercato sul Social Networking. Geert Lovink, esperto olandese di critica della Rete, anticipò che il futuro della Rete stava nello sviluppo del software sociale. I fenomeni più interessanti, in termini di popolarità, sono sicuramente legati alla crescita dei siti di social networking, MySpace e Facebook in primis. Facebook resta infatti la biggest Internet story del 2007. Microsoft ha acquisito un pacchetto azionario e la compagnia è adesso valutata intorno ai 15 miliardi di dollari Una Pluralità di business model nell’era del 2.0. I social network generano nuovi modelli di business, in ambienti che non necessitano di grandi sforzi in termini di coordinamento. Un classico esempio è rappresentato dai widget (applicazioni) di Facebook, una chiara dimostrazione di quanto una piattaforma di social networking sia capace di dotare le imprese di possibilità di outsourcing. Una vera e propria miniera dal punto di vista imprenditoriale, con il limite della privacy. La tradizionale ricerca di mercato viene sostituita dall’individuazione di nuove tendenze nelle preferenze e nei comportamenti emergenti dall’analisi del tagging (etichettare) e del social bookmarking (condivisione preferiti). Una classificazione delle piattaforme di social networking disponibili. SecondLife, MySpace e aSmallWorld puntano all’appartenenza e al riconoscimento identitario. Facebook e LinkedIn (orientato ad instaurare relazioni di natura professionale) puntano al sistema di referenze personali. YouTube, Skype si orientano alla risposta al flusso comunicativo/relazionale. Del.icio.us, Flickr e Wikipedia rispecchiano un modello collaborativo di produzione di conoscenza. Del.icio.us offre un servizio di condivisione di bookmarks. Flickr è ormai diventata un giacimento di enormi proporzioni di immagini. Wikipedia si è affermata come prima enciclopedia. eBay e sono ormai protagonisti della vendita online. È opportuno non valutare solo il numero assoluto dei membri di un social network, ma procedere alla valutazione dell’intensità e frequenza che caratterizza la membership. Un alto livello di opportunismo nei comportamenti (frequenza occasionale, fruizione breve e passiva, indirizzi di provenienza e destinazione occasionali) corrisponde un modello basato essenzialmente sulla pubblicità. Un’appartenenza di grado più elevato, predilige modalità di abbonamento a pagamento ( siti di incontri come Meetic, Second Life, network professionali). La crescita organica dei social Network. I dati forniti dalla società ComScore indicano il dominio di MySpace, ma è evidente l’avanzamento di Facebook. MySpace è passato da 64 milioni nel 2006, a più di 114 milioni di visitatori globali, di età compresa tra 15 anni e più, nel 2007. Un aumento del 72%. Facebook è passato da 14 milioni a 52.2 milioni di visitatori con un salto del 270%. Bebo, popolare soprattutto in Regno Unito, è cresciuto di oltre il 72% e Tagged del 774%. La distribuzione dell’utenza di MySpace a livello globale conferma una penetrazione preponderante in Occidente. Il 62% dei visitatori si collega dall’America settentrionale, il 25% di utenti dall’Europa. Anche Facebook è meno presente sul territorio europeo, considerando il totale degli iscritti. L’America del Nord domina con il 68%. L’Europa detiene il 17% MySpace e Facebook sono i due siti di social networking che godono di maggior copertura mediatica a livello globale. Il trend europeo e italiano. Microsoft Digital Advertising Solutions offre le motivazioni che spingono gli utenti ad utilizzare le piattaforme di social networking. L’indagine condotta a livello europeo ha interessato i seguenti paesi: Italia, Regno Unito, Francia, Spagna, Germania, Danimarca, Belgio e Olanda. Ecco i dati a livello europeo. Il 59% usa i siti di social networking per mantenere e facilitare contatti preesistenti. Il 57% dichiara di utilizzarli per voyeurismo, il 47% per fare nuove conoscenze e condividere interessi e il 46% per esprimere le proprie opinioni. In Italia: per esprimere opinioni (61%), voyeurismo (57%), necessità di aggiornarsi (25%), mantenimento delle relazioni (47%) e opportunità di nuove conoscenze (49%). L’Italia registra il valore più alto (il 24%) degli utenti che dedicano più di due ore del proprio tempo, seguiti dal Belgio (23%), Regno Unito (19%) e Spagna (18%). La media europea si attesta sul 18%. Gli utenti italiani sono più assidui dalle 20 alle 23, con una percentuale del 29%. Nella fascia oraria che va dalle 9 alle 11 di mattina si collega il 20%. Gli europei navigano in prima serata: la media è del 44%. Gli spagnoli sono atipici, ma in fondo confermano le loro abitudini notturne con un significativo 26%.

“OUTLOOK” Uno sguardo fuori regione
Rubrica di scienze economiche e sociali
a cura di Rosario Palese
(ISSN 1722-3148)