Il fatturato dell’industria immobiliare, nel 2007, ha superato i 180 miliardi di euro con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente, mentre negli ultimi dieci anni l’incremento è stato dell’85,4%. La performance del mercato immobiliare è legata a una serie di fattori (driver), che, in base alla loro natura, possono essere distinti in strutturali, ciclici e specifici La domanda di nuove abitazioni nel 2007 ha registrato segni lievi di arretramento. Il mercato d’acquisto della casa di proprietà invece si presenta connotato in positivo. Lo conferma una indagine del Dipartimento economico dell’Eurispes presso un campione selezionato di 25 esperti nel campo degli investimenti in real estate. È risultato positivo il contributo del Mezzogiorno alla domanda nazionale nel segmento “prima casa” del settore residenziale. Il 38% degli esperti ritiene che la domanda aumenterà nel 2008. Il 41% non prevede invece dinamiche significative e il 21% propende per una riduzione. La domanda di recupero abitativo delle famiglie (singole o in condominio) presenta anche nel 2007 sintomi di vitalità: intonazioni molto positive e un saldo dei giudizi pari al +34% nel Mezzogiorno e del +6% nelle regioni Nord-occidentali. È il segmento alberghiero a fare da eccezione: nel Mezzogiorno il saldo dei giudizi risulta pari a +22% per il settore del commercio, a +30% per il settore alberghiero, a +15% per il credito ed a +23% per i servizi. Nell’Italia centrale si segnala per il settore alberghiero la prevalenza delle indicazioni positive rispetto alle valutazioni più pessimistiche (saldo +8%). Gli investimenti privati in costruzioni non residenziali risulteranno nel 2008 pari a 41.353 milioni di euro e mostreranno un progresso, rispetto al 2007, del 3,5% in valore e dell’1,1% in termini reali. Nel Nord Italia è atteso un miglioramento dei livelli produttivi modesto (+0,5%) come sintesi di andamenti diversificati nel Nord-Ovest con livelli produttivi in aumento e nel Nord-Est in diminuzione. Il Mezzogiorno risulterà in linea con la media nazionale mentre l’Italia centrale si segnalerà per la crescita quantitativa maggiore.
Un passo indietro.
Tra il 1998 e il 2007 l’edilizia italiana registra il più lungo periodo di crescita a partire dal 1970. Al nuovo secolo il settore arriva in piena fase espansiva. È il comparto abitativo ad alimentare in modo continuativo la crescita del settore. Gli interventi di riqualificazione crescono a partire dal 1998 e la nuova edilizia abitativa dal 1999. Le costruzioni non residenziali private tra il 1998 e il 2007, hanno conosciuto un periodo di forte sviluppo tra il 1999 e il 2002 (con l’indice di crescita 2000-2001 sopra il 10%) seguito da un triennio di correzione al ribasso e da una successiva ripresa nel 2006. Il comparto delle costruzioni non residenziali pubbliche, ha ripreso a crescere dal 1997.
Il contributo del Pil nel settore costruzioni.
Nel 2007, per la prima volta dopo otto anni, secondo le stime Ance, il settore delle costruzioni crescerà ad un ritmo inferiore a quello del Pil, a causa del proseguimento del calo delle opere pubbliche e della stazionarietà della nuova edilizia abitativa. Gli investimenti in costruzioni realizzati nel 2007 risultano superiori del 26% rispetto ai volumi conseguiti nel 1998 (anno di origine del più lungo ciclo di crescita degli ultimi quaranta anni). Nei nove anni di espansione, lo sviluppo del settore è stato circa il doppio rispetto a quello del Pil (13,6%) fornendo alla crescita italiana, in termini di produzione e di livelli occupazionali raggiunti, un contributo importante. Tale dinamica mostra il contributo centrale che il settore delle costruzioni ha offerto allo sviluppo del Paese, sia in termini di produzione, sia per i livelli occupazionali conseguiti. Gli investimenti in costruzioni nel 2006 hanno raggiunto un livello del 46,5% sul totale degli investimenti fissi lordi realizzati in Italia e l’incidenza sul Pil si è attestata al 9,9%. Al primo semestre 2007, sono risultati occupati nel settore delle costruzioni ben 1.948.000 lavoratori pari al 27,9% degli occupati dell’industria e l’8,4% di tutti i settori economici. Nel 2007 la crescita dello 0,9% degli investimenti in edilizia residenziale risulta come sintesi di una stazionarietà degli investimenti per la realizzazione di nuove abitazioni e di un aumento dell’1,8% per il recupero abitativo.
“OUTLOOK” Uno sguardo fuori regione
Rubrica di scienze economiche e sociali
a cura di Rosario Palese
(ISSN 1722-3148)