La terra, la sabbia, l’acqua marina e gli alimenti, saranno
periodicamente prelevati all’interno e all’esterno del centro Itrec
della Trisaia per monitorare l’impatto ambientale dell’impianto. Lo ha
affermato l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico,
nel corso della riunione del Tavolo della Trasparenza, che si è svolta
questa mattina a Potenza, annunciando l’istituzione della Rete locale
di controllo sull’Itrec.
“Si tratta di avviare un’attività specifica – ha dichiarato
Santochirico -, indipendente da quella dell’esercente, che operi in
tempo reale, finalizzata al controllo e al monitoraggio puntuale e
continuo dell’impatto ambientale dell’Itrec, secondo un programma di
campionamento e di analisi che è già stato validato dall’Agenzia
nazionale per la protezione dell’ambiente e del territorio (Apat)”. Saranno sottoposte a controllo diverse matrici: ambientali, quali
acqua di falda, il terreno, la sabbia; alimentari, come latte, frutta,
ortaggi, grano, verdura, pesce. Inoltre, un sommozzatore, preleverà, in
prossimità del punto di scarico a mare degli affluenti liquidi prodotti
da Itrec, le matrici marine: acqua di mare, sedimenti, molluschi.
Il programma prevede la periodicità del prelievo delle matrici, le
tipologie di analisi da effettuare, la periodicità di campionamento e
analisi, i punti di prelievo e le sensibilità strumentali,
opportunamente valutate al fine di consentire l’apprezzamento di ogni
eventuale innalzamento dei livelli di fondo ambientale tramite due
centraline fisse di monitoraggio già installate a gennaio 2005
all’esterno del sito.
I dati, che saranno raccolti dall’Arpab, saranno periodicamente
trasmessi all’Apat e al Tavolo della Trasparenza, e saranno resi
accessibili a tutti i cittadini.
“Il monitoraggio continuo e la tempestiva segnalazione di anomalie – ha
aggiunto l’assessore Santochirico – è di fondamentale importanza per
poter gestire al meglio emergenze nucleari. Per la Basilicata questa
esigenza è particolarmente rafforzata dalla peculiare collocazione
geografica dell’impianto di Rotondella, vicinissimo al mare e al fiume
Sinni, a centri abitati, nonché ad attività di produzioni agricole.
Siamo convinti che solo attraverso un sistema di azioni integrate sia
possibile garantire in maniera costante l’informazione ai cittadini, ai
soggetti istituzionali, sociali e associativi”.