Nel segnalare la presenza attiva del numero verde nazionale “1522
antiviolenza donna”, istituito dal ministero per la Pari opportunità e
dedicato al supporto, alla protezione e all’assistenza delle donne
vittime di maltrattamenti e violenze, le consigliere colgono
l’occasione per divulgare ancora una volta gli esiti della Campagna
informativa “TrattaNo un altro punto di vista” (progetto europeo Equal
Tratta No), per cui “nel corso della settimana da oggi fino al 30
novembre presso i propri uffici si potranno acquisire informazioni e
materiali circa il progetto, i destinatari, i risultati”. In
particolare, le consigliere ricordano che “la tratta di esseri umani
non è la prostituzione, ne è da confondere con altri problemi quali
l’immigrazione illegale e il contrabbando di persone straniere. La
tratta è lo spostamento di persone – soprattutto donne e minori –
contro la loro volontà dal luogo di origine a un altro, al fine di
sfruttarne il lavoro e il corpo. La tratta si nasconde in fabbrica e
nei campi sotto forma di lavoro forzoso e senza diritti. La tratta si
nasconde nelle case, dove donne addette al lavoro domestico e di cura
sono sottoposte a vessazioni, ricatti, matrimoni forzati. La tratta si
nasconde nelle strade, dove si è costretti a vendere il proprio corpo.
Ed è per questi motivi che la tratta di persone è una profonda
violazione dei diritti umani”.
Nell’ambito di questa campagna informativa, gli uffici delle
consigliere ricorderanno e invieranno, in particolare, agli enti
competenti le raccomandazioni elaborate all’interno del progetto Equal
agli organi ispettivi del lavoro per prevenire e contrastare il turpe
fenomeno della riduzione in schiavitù degli esseri umani al fine dello
sfruttamento lavorativo. Saranno inoltre divulgate le linee guida per
il trattamento dell’informazione con le relative raccomandazioni.
Questo in quanto le consigliere riconoscono i”l valore inestimabile
dei media nell’educarci riguardo alle numerose manifestazioni del
traffico globale di esseri umani presentando il problema in tutte le
sue dolorose sfaccettature”.
Il ministero delle Pari opportunità ha istituito il numero verde antitratta 800 290 290.