Per la serie “i mali non vengono mai da soli”, in un Paese in cui grava
l’aumento del caro vita, il peso di tasse insostenibili, i
mutui-sorpresa, l’occupazione stazionaria e l’epidemia precariato è in
continuo avanzamento, dulcis in fundo: 41 lavoratori a spasso. L’opificio R.d.b. materano, appartenente alla storica azienda romagnola
e altamente specializzato nel settore prefabbricati, laterizi e solai,
dopo più di 32 anni di attività, chiude i battenti. La motivazione
fornita dai dirigenti dell’azienda, riguarda gli scarsi profitti
ricavati dalla produzione di prefabbricati leggeri, non più rispondenti
alle esigenze del mercato, con conseguente decisione di concentrare le
proprie attività nei poli di Bitetto (BA) e Carapelle (CS).
“Quando nel territorio viene meno un’azienda leader della caratura di
R.d.b. – Direzione Sud – commenta Franco Pantone della Filca Cisl di
Matera – significa che qui non si intravedono più le condizioni per
fare sviluppo”. “Le avvisaglie – prosegue Pantone – le avevamo avute
già un mese fa, quando l’azienda nel giro di poche settimane ha
smantellato l’intero ufficio tecnico che serviva la ex Divisione Sud,
collocando i rispettivi lavoratori, i cosiddetti “cervelli”, in
mobilità”.
Massima attenzione, quindi, alle esigenze dei 41 lavoratori della
R.d.b. ed ampia disponibilità a collaborare con la direzione aziendale,
sono i punti del dibattito che si è tenuto lo scorso 8 novembre nella
sala Giunta del Comune di Matera. L’incontro, promosso dall’Assessore
Comunale alle Attività Produttive Tito Di Maggio, ed al quale hanno
preso parte anche il Vice Sindaco Saverio Acito e i rappresentanti
sindacali di Cgil, Cisl e Uil, nonché una nutrita rappresentanza di
lavoratori, non ha visto la partecipazione della direzione aziendale
che, l’Amministrazione Comunale si riserva comunque di convocare a
breve per illustrare gli esiti del confronto. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito agli assessori comunali le
rispettive posizioni, chiedendo un intervento a livello istituzionale
per risolvere la vertenza.
Nell’ottica di mantenere sempre vivo un dialogo con l’azienda, i
rappresentanti del governo cittadino e l’amministrazione comunale,
hanno manifestato ampia disponibilità a venire incontro anche alle
esigenze strutturali segnalate dalla società, come quella di un sito
più esteso per lo stoccaggio dei materiali. Al tempo stesso, gli amministratori hanno precisato che ogni eventuale
posizione dell’azienda in merito ad un diverso utilizzo dell’area non
rientra minimamente nei piani dell’amministrazione, e che quindi la
destinazione dell’area resterà sempre rivolta ad attività industriale.
A questo proposito, qualora dovessero risultare vani tutti i tentativi
per convincere la proprietà a tornare sulle proprie decisioni,
l’Amministrazione Comunale chiederà di mantenere il sito produttivo e
verificare opportunità diverse affinché altri imprenditori possano
continuare l’attività eventualmente chiusa dalla R.d.b.