L’iniziativa (denominata Moby Dick) è riservata ai giovani lucani laureati che intendano completare la tesi di Dottorato attraverso un percorso di ricerca concordato tra la propria Università e altro Ateneo, oppure tra un’istituzione di ricerca e un’altra presente in Italia o all’Estero. Due i requisiti richiesti: iscrizione e frequenza del primo, secondo o terzo anno di Dottorato e residenza in Basilicata da almeno sei mesi. Il percorso individuale di mobilità deve prevedere un soggiorno, senza interruzione, dai tre ai nove mesi; deve aver luogo presso un’unica struttura e dovrà terminare entro il 30 settembre 2008. Possono essere rimborsati i costi sostenuti per viaggio, vitto e alloggio relativi al periodo di soggiorno ed eventuali costi sostenuti per l’iscrizione al percorso individuale (a parti di esso) presso l’istituzione universitaria o di ricerca che ospitano il dottorando. Per finanziare l’iniziativa la Giunta regionale ha previsto risorse per 380mila euro. L’entità del contributo mensile assegnabile (massimo 9 mesi) è di 1.500 euro o di 900 euro a seconda se si è o meno beneficiari di borsa di dottorato di ricerca. In caso di soggiorno all’estero, il contributo è aumentato di altri 750 euro. In ogni caso il contributo massimo concedibile non potrà superare il tetto di 20mila 250 euro.
“Questo provvedimento – ha sostenuto il presidente della Regione Vito De Filippo – intercetta un’altra esigenza dei giovani lucani proiettati su una dimensione di alto livello culturale e risponde alla necessità di incoraggiare lo studio e la ricerca soprattutto nei settori strategici per lo sviluppo della Basilicata. Il dialogo e l’interazione costante fanno da sfondo alle misure che la Regione sta adottando per i giovani che responsabilmente intendono mettere in luce e in gioco le risorse del proprio ingegno a favore di una società più dinamica e più creativa”.
Per l’assessore regionale alla Cultura, Antonio Autilio, “è necessario mantenere alto e costante il rapporto con i giovani sui quali la Regione scommette il proprio futuro e la propria capacità di ascolto per costruire un orizzonte di innovazione e di modernità”.