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I vortici emozionali di Pedota

Le “linee” strutturali, orientano i sensi aprendosi a soggettive analisi racchiuse nel “gioco” delle materia, che tocca profondità e segni, proponendo alle analisi, le velocità ed i movimenti in spazi creati dai colori intensi. Oltre venti le opere del maestro esposte che bene esprimono la sua arte, sono emozioni in colori e flussi di conoscenza su orizzonti di senso, il movimento delle linee, assume nei dipinti di Pedota una fondamentale importanza, le vicinanze di tinte, suggeriscono silenzi, schiudono atmosfere e forme che si distanziano e si ritrovano nelle profondità “descrittive”.

Riflessi di luce ed esperienze intuibili, sovrapposizioni di linee e assoluta distanza dal tempo e dallo spazio, nei numerosi dipinti esposti emerge un desiderio di fusione di espressioni, di contatti con l’intenso, con l’incontaminato, con il calore dell’intimità. Colori forti e tenui, descrittivi per identità varie, universi emozionali ed ombre create da vortici che accolgono le visioni, l’arte di Pedota, evidenzia nella ampia espressione una ricerca profonda di coesione con il tutto che, attraversa svariate età per esprimere l’incontaminato stato di grazia e di armonia fra gli elementi. Danze di colori che consegnano le direzioni agli sguardi, alle soggettive analisi che, assimilano le linee conoscitive dei sensi, le tinte, sui lavori di Pedota consegnano conoscenze di stati d’animo e di concezioni. Quadri appartenenti ad età diverse, in mostra a Potenza lavori degli anni Ottanta e Novanta fino alle più recenti espressioni, accanto a diverse  sculture in perspex.

Linee che sfiorano linee, circonferenze e linguaggi che disegnano giochi di memorie in mondi di colori e i legami appaiono vasti, nei movimenti prospettici, negli strati profondi dell’intenso. I percorsi artistici di Giuseppe Pedota, vicini ad altri importanti percorsi culturali, animati da personalità di spicco come Borges e Sartre, con i quali, il pittore di Genzano di Lucania ha condiviso le pagine dell’esistenzialismo filosofico e dell’intimismo politico esprimono, la sua visione e la sua idea di arte.
Tele intense quelle di Pedota, che distanziano i confini immaginabili, aprendosi a numerose dimensioni che, non accolgono le figure ma esprimono bene il concetto dell’oltre presente in tutti i lavori esposti.

Illusoria conoscenza ed immersione, esperienza dei sensi e viva partecipazione a mondi di colori, di luci e di ombre. La mostra, prestigiosa presenza in città sarà esposta al Museo Provinciale fino al 14 Ottobre 2007.

[Articolo di Francesco Cosenza]