La riscoperta del Mezzogiorno, da qualche anno a questa parte, come grande giacimento culturale contribuisce al rilancio e alla rivitalizzazione delle aree archeologiche di cui è ricca la Basilicata, con il  relativo coinvolgimento dei promotori del turismo culturale e dei servizi ( ad esempio la rivalutazione del settore eno-gastronomico). La rassegna degli spettacoli, curata dal Centro di Drammaturgia Europeo di Potenza di concerto con CapuAntica Festival e il Comune di Venosa è tesa, inoltre, alla diffusione e al coinvolgimento di un pubblico giovane. I promotori tengono salda e costante la concertazione tra le Soprintendenze Archeologiche, le comunità sedi del Festival e gli enti organizzatori, risoluti in merito al valore del turismo culturale come concreto fattore di sviluppo e risorsa primaria per zone storicamente svantaggiate.

Sviluppando la conoscenza e la valorizzazione  dell’architettura teatrale antica, in questi anni è stato favorito lo  scambio di informazioni e competenze non solo tra specialisti del settore ma anche tra utenti di diversa provenienza: la sinergia di persone e organizzazioni indipendenti impegnate nella ricerca archeologica unita alla professionalità, ha condotto alla sottoscrizione della “Carta di Segesta” (1995) che contempla la salvaguardia, la valorizzazione e l’utilizzazione dei luoghi antichi dello spettacolo.

L’iniziativa Teatri di Pietra ha adottato negli ultimi cinque anni la strategia di “fare sistema” integrando il patrimonio archeologico del meridione con una variegata programmazione culturale e rilanciandone l’immagine. Significativi i numeri dell’edizione 2006: si è registrato un incremento del 15% delle presenze e di 1600 spettatori nella sola Venosa. L’esordio della rassegna Venosa Teatro festival avrà luogo il 25 luglio alle 21 nella cornice dell’Abbazia dell’Incompiuta con “Elena” interpretata dalla mirabile Mariangela d’Abbraccio su testi di Ghiannis Ritsos  per la regia di Francesco Tavassi.

La rassegna, oltre allo spettacolo della D’abbraccio, prevede gli spettacoli ERODIADE di Giovanni Testori  con Iaia Forte prodotto dal Teatro Stabile delle Marche- FEDRA del Teatro Stabile Molisano con Paola Pitagora e Roberto Alpi per la traduzione di Edoardo Sanguineti e la regia di Giovanni Anfuso-  Isabel Russinova in ELETTRA per la regia di Armando Pugliese ed, infine, l’Associazione Francesco Stabile con la Piccola Orchestra della Canzone italiana. Il Centro di Drammaturgia anche per quest’anno ha voluto promuovere l’importante sito archeologico di Venosa al fine di  mantenerlo nei circuiti dei teatri antichi del Mezzogiorno, consolidando, lo spettacolo classico in  una regione dalle bellezze incontaminate, culla degli albori della civiltà greca, contribuendo al rilancio della sua immagine. L’ingresso per accedere alla visione degli spettacoli  è consentito dietro il pagamento di un biglietto di sette euro.

Ufficio Relazioni Esterne
Mary Fasano

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