Il dott. Chieco è indagato dalla Procura di Catanzaro e la Procura di cui egli è il capo si interessa degli stessi fatti già all’attenzione del dott. De Magistris. Poiché il dott. Chieco è obbligato per legge a sorvegliare l’attività dei suoi sostituti, delle due l’una: o egli viene meno a un dovere d’ufficio tralasciando di adempiere per intero alle sue funzioni, ovvero continua ad interessarsi di fatti per cui -stando a quanto si conosce- è indagato a Catanzaro ed è persona offesa a Matera, proprio nel procedimento di cui egli stesso ha parlato con la stampa e che è collegato in maniera inscindibile all’indagine calabrese.
Nell’un caso e nell’altro, secondo il parlamentare, la sua permanenza alla Procura di Matera desta fortissime perplessità, come pure preoccupa il silenzio della Procura Generale di Potenza che vede alcuni suoi magistrati anch’essi indagati dalla Procura di Catanzaro e che, per legge, esercita la sorveglianza sulla Procura di Matera.
L’attività ispettiva parlamentare di un deputato non ha lo scopo di salire o scendere nel gradimento della stampa o della pubblica opinione, ma a porre nelle sedi istituzionali problemi che lasciano interdetti e che, a parere dell’On. Belisario, devono essere rimossi con urgenti e non più differibili provvedimenti del CSM e del Ministro Guardasigilli, per restituire serenità e maggiore fiducia nella giustizia a tutti: indagati, magistrati, avvocati, stampa, politici e, non certo ultimi, liberi cittadini.