Culture in relazione, in direzioni ampie, dove la ricerca di un sapere, condivisibile con l’esterno costruisce opportunità di osservazione per le giovani generazioni, il Premio Parola di Donna 2007 conferito a Margherita Hack, astrofisica e divulgatrice scientifica di fama internazionale, esprime la volontà di ricerca di comuni intenti, in condivisi percorsi. Margherità Hack, figura che si pone oltre gli unidirezionali sentieri della ricerca e le differenze di genere, distante dalla separazione delle due culture, esprime un nuova visione culturale, che abbraccia ricerca e divulgazione scientifica e saggi letterali e teatrali, consegnando alle generazioni “spazi” ampi sopra i quali i le differenze di genere divengono espressione unica del sapere.

Premio al centro delle diverse concezioni, che cadono, annullandosi, quello conferito a Margherita Hack non presente fisicamente a Potenza, ma partecipe, attraverso mezzi multimediali, grazie ai quali ha risposto alle domande rivoltele dalla Presidente del Premio, Lorenza Colicigno.
Riflessioni incentrate sulle scelte giovanili e sul ruolo della donna, sulle attitudini che motivano i percorsi formativi, condizionati dalla storia e dall’educazione familiare di inizio Novecento, che imponeva assenze femminini in contesti universitari,  pone in risalto l’importanza della divulgazione, quindi la risposta agli interrogativi rivolti dalla società.
Il Premio, conferitole, espressione del riconoscimento dell’alto valore scientifico e dell’impegno divulgativo ed intellettuale: una pergamena ed una stella d’oro ( opera unica realizzata da un orafo potentino ), in sintonia con la sua scienza, rappresenta, la voce femminile, che si leva sempre più alta nei diversificati contesti culturali.

Espressione in “luce” il lavoro di Adriana Salvia ( La Casa di Ester  ), premiata per la sezione “Diari delle donne” che, “fotografa” un disagio silenzioso ed una amara condizione posta in ombra, in spazi scuri, segnati dalla violenza, le sei storie di donne, vittime di maltrattamenti, ospiti della Casa di Ester di Potenza. Il libro, distribuito in tutte le Scuole Medie e Superiori della Provincia di Potenza, con nota di merito, rompe i silenzi,  avvicinando i contesti scuri alla realtà, costruendo parallele dimensioni di conoscenza e coscienza, e sguardi proiettati sui disagi.

Il terzo premio, per la sezione speciale, Parole come stelle nell’universo ,scienza e letteratura, percorsi possibili nella scrittura, concorso per gli studenti delle scuole Medie e Superiori della Provincia di Potenza e dell’Università degli studi della Basilicata, è stato assegnato a Claudia Gambacorta, studentessa del  Liceo Classico Q. Orazio Flacco di Potenza, classe II A. Il racconto, Riflessi di Luna presenta, un viaggio immaginario ai confini tra cultura scientifica, segnata dalla rivoluzione copernicana, e la storia delle donne, inserite in culture tradizionali, caratterizzate da disagi, assenza di considerazione e divieti, costrette  in una condizione di subalternità. Il premio conferitole e consegnatole da Antonietta De Michele e, la pubblicazione del testo, assume alto valore nella ricerca di senso e, nella scoperta di valorizzazione della dimensione femminile.

[Francesco Cosenza]

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