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Italia Nostra: “Non snaturare il Parco del Pollino”

La delegazione dell’Associazione solleverà nel corso dell’incontro con il Commissario Domenico Papaterra, diversi temi. Primo fra tutti quello dell’adozione non più rinviabile del Piano del Parco, dopo ben otto anni di colpevoli ritardi. La pianificazione del Parco dovrebbe svolgere un ruolo essenziale di cerniera tra lo sviluppo locale e quello nazionale, fondato sulla priorità della conservazione della diversità biologica e nella protezione degli ecosistemi, obiettivo fondante dei parchi nazionali e delle aree protette.

Pur tenendo ben presente la necessità di una gestione corretta e senza sprechi, Italia Nostra ricorderà come l’ambiente, il paesaggio, il patrimonio naturale sono beni comunque da tutelare e salvaguardare. In questa prospettiva l’associazione spiegherà la propria contrarietà nei confronti della riperimetrazione del Parco che dovrà mantenere invece la sua estensione originaria. Dirà un secco no alla centrale a biomasse del Mercure, un progetto che favorirebbe un disboscamento selvaggio di alcune zone (SIC e ZPS). Motiverà la propria irriducibile opposizione agli impianti eolici devastanti per il territorio e per il paesaggio, alle strade asfaltate che distruggono la bellezza dei sentieri dei boschi, e alle cementificazioni di angoli suggestivi delle montagne.

Italia Nostra chiederà inoltre una particolare attenzione per i beni culturali del Parco, come i santuari rupestri, alcuni dei quali restaurati in modo sbagliato (vedi Cerchiara e Papisadero), o come i piccoli deliziosi borghi montani ristrutturati senza regole. Italia Nostra farà appello inoltre al superamento dei campanilismi e di ogni personalismo localistico che rischiano di snaturare i principi e le indicazioni concrete di alcune leggi nazionali, come la legge quadro, uno dei migliori provvedimenti di tutela in Europa. Il Parco del Pollino – sosterrà con nettezza l’associazione – deve mantenere ben salde le prerogative di Parco nazionale. Il Parco nazionale del Pollino, il più vasto d’Italia, nacque nel 1993, dopo che nel 1991 era stata approvata la legge sulle aree protette il cui testo base era stato studiato da un gruppo di esperti di Italia Nostra.

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