Cerca

news detail

Operazione “Fuga dal Caldo”

Filippo Giorgi, che ha coordinato la ricerca italiana a Trieste, teme che gli 8,10 giorni di caldo africano torrido registrati fino allo scorso anno sul nostro Paese, possano in un prossimo futuro superare ogni estate i 40 giorni consecutivi. Una vera catastrofe per gli anziani, i bambini e le persone affette da patologie croniche respiratorie e circolatorie.
E’ necessario a questo punto predisporre importanti piani di salvaguardia della salute dei cittadini, che non si banalizzino in formule poco serie come: soggiornare nei supermercati o cose giù di lì.
In Italia, oltre alla Protezione Civile che ha anche attivato il numero verde: 1500 per le emergenze climatiche, anche l’onlus Accademia Kronos, impegnata da anni sul problema dei cambiamenti climatici e sugli effetti sull’ambiente e le persone, si è attivata già a partire da gennaio scorso prevedendo, in caso di “bolle di calore” prolungate, alcune opzioni. La prima è la Svezia, dove si sono individuate strutture, a 60 Km da Stoccolma, che al momento potrebbero soddisfare una parte delle richieste. Ovviamente si è nella fase sperimentale: i posti non sono tantissimi, ma il prossimo anno potrebbero raggiungere il numero di 20.000. I contatti con le autorità di questo Paese sono stati avviati da tempo e si è notata una grande disponibilità e cordialità nel collaborare il progetto “Fuga dal Caldo Torrido”. La seconda opzione è l’Italia dove sono state già individuate zone adatte ad ospitare da subito  le persone in fuga dal caldo torrido.
Le zone nostrane hanno la caratteristica di non avere durante le ore centrali del giorno temperature insopportabili, mentre per la notte e le prime ore del mattino possono far registrare temperature gradevoli. Il tasso di umidità nelle zone scelte non supera mai il livello di nocività fisica e il caldo, anche se nelle ore centrali del giorno può essere forte, è decisamente sopportabile perché secco.
La permanenza nei luoghi freschi individuati è prevista da un minimo di sette giorni ad un massimo di 2 mesi. Per raggiungere queste località, per chi non viaggiasse con la propria auto, sono previsti collegamenti con bus navetta dalle stazioni ferroviarie.
C’è comunque da dire che non c’è stato tempo materiale per definire accordi con il Ministero della Sanità ed altri enti, pertanto alberghi, case famiglia, ostelli e conventi (continua la ricerca per altre strutture ricettive) non sono gratuiti: chi ne vorrà usufruire dovrà pagare di propria tasca. E’ stato comunque chiesto ad alberghi ed altre strutture di applicare prezzi politici. Si sono anche individuate varie tipologie di alloggio in virtù delle disponibilità economiche dei vari ospiti. Le località che ospiteranno “i rifugiati del clima” stanno organizzandosi per offrire la massima assistenza sia medica che sociale. Il prossimo anno, se la burocrazia italiana, lo consentirà, le varie ASL o altri enti territoriali potrebbero partecipare alle spese di soggiorno per i più bisognosi. Al momento comunque queste sono le località in Italia che l’associazione ha individuato per l’operazione “Fuga dal Caldo”:
 
– VALTELLINA (varie strutture);
– RECOARO TERME (strutture alberghiere);
– APPENNINO REGIANO (ex colonie, case albergo, ostelli e alberghi);
– APPENNINO FORLINESE (     “                        “                      “        );
– ALPI DELLA LUNA(Marche) ( idem);
– MONTE AMIATA ( Toscana)  ( alberghi di varie tipologie).

Il coordinamento operativo con la Svezia al momento è stato affidato alla Giver viaggi di Genova, tel. 010.57561. Per l’Italia se ne occupano: Accademia Kronos Liguria tel. 0182.545674 e alla Coop. ATLANTIDE di Cervia, tel. 0544.965801
Per informazioni più generiche: Accademia Kronos Viterbo: 0761.223480

Accademia Kronos ha istallato dentro il proprio portale internet: http://www.accademiakronos.it/, un link dedicato ai problemi climatici: S.O.S. CLIMA. Ogni settimana è possibile avere gli aggiornamenti e i consigli per superare il fenomeno caldo torrido.

© 2021 Templately copyright all right reserved.