Zone franche urbane, patto con i giovani e crisi del polo del salotto. Questi gli argomenti al centro di tre lettere distinte inviate al presidente della giunta regionale De Filippo con le quali i segretari generali di Cgil-Cisl-Uil, Pepe, Falotico e Delicio, hanno chiesto la convocazione di un incontro per anticipare alcuni dei temi che i sindacati confederali lucani considerano strategici nel più generale confronto con il governo regionale sulle politiche per lo sviluppo e l’occupazione.
Cgil, Cisl e Uil considerano le zone franche urbane uno strumento innovativo di politica economica la cui portata va colta in pieno per assicurare alla Basilicata benefici tanto sotto il profilo produttivo quanto sotto quello occupazionale. Già sperimentante con successo in altri paesi europei, le zone franche urbane assicurano un consistente abbattimento del carico fiscale (prossimo allo zero) e contributivo, della durata complessiva di cinque anni, in favore delle imprese che insediano nuove iniziative produttive. Il 50 per cento delle risorse è assicurato dallo Stato e il restante 50 per cento dalle Regioni. Il confronto tra giunta regionale e sindacato dovrà incentrarsi in particolare sulla individuazione della zona franca lucana da candidare ai benefici previsti dalla legge. Per Pepe, Falotico e Delicio “in questa sede è essenziale perimetrare una zona in grado di assicurare il massimo ritorno possibile in termini di allargamento della base produttiva e di impatto sul numero degli occupati”.
Altro tema che i sindacati confederali ritengono necessario affrontare in tempi stretti è il patto con i giovani. Secondo i massimi dirigenti di Cgil, Cisl e Uil “il patto va sottoposto ad un rigoroso tagliando per individuare e risolvere gli elementi di criticità che ne hanno in parte vanificato gli effetti così come il sindacato aveva evidenziato in tempi non sospetti”. Pepe, Falotico e Delicio considerano “necessario privilegiare le misure a sostegno del lavoro a tempo indeterminato, anche part-time, per favorire la partecipazione al lavoro ai giovani e alle donne accelerando così il processo di convergenza della Basilicata ai parametri europei definiti al consiglio straordinario di Lisbona”.
I sindacati confederali lucani auspicano inoltre il varo di una piano per il lavoro e l’occupabilità, mettendo in campo efficaci politiche attive del lavoro e della formazione e intervenendo anche sul fattore della sicurezza, nonché un percorso per risolvere definitivamente le criticità legate alla precarietà creando le premesse per una buona occupazione.
Infine la difficile situazione che sta vivendo il polo del salotto. Pepe, Falotico e Delicio sottolineano che “la situazione, alla luce del continuo ricorso agli ammortizzatori sociali, si è ulteriormente deteriorata e va dunque affrontata con estrema urgenza”. A parere dei massimi dirigenti di Cgil, Cisl e Uil “è necessario fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento dell’intesa sottoscritta con il governo nazionale per il rilancio del distretto del mobile imbottito e, se è il caso, aggiornare i contenuti della stessa intesa con la convocazione di un nuovo tavolo di confronto a livello nazionale”.