Cerca

Italo Squitieri: L’arte e il nomadismo

[Articolo di Francesco Cosenza]

L’ Associazione Filatelica Culturale Isabella Morra di Potenza, ricorda l’artista a cento anni dalla nascita, presentando un volume riguardante l’attività ventennale dell’Associazione, nata nel 1987 attenta alle forme culturali ed artistiche della città ed ospitando una mostra con disegni e poesie del maestro. Riflessioni incentrate su lontane epoche di fervore culturale cittadino, il prof. Gerardo Corrado ricorda, nella sua relazione “itinerante” i vari movimenti culturali cittadini, presenti in diverse forme espressive. I percorsi artistici di Italo Squitieri, visitano stili e cambiamenti nati, dalle esigenze emozionali e descrittive, il nomadismo del maestro si coglie nei dipinti e nelle volontà di descrizione di stati d’animo, raccolte in figure e paesaggi dove, le identità epocali emergono.
Dipinge, la solitudine dell’uomo posto in periferie cittadine, spazi condivisi con il “progresso” che, costruisce fabbriche e nuove immagini del paese che, appare distante dalle sue idee, nate nel sole della terra d’origine, mai dimenticata.

Il forte legame con la terra, porterà il maestro in luoghi diversi e lontani a ritrarre i sentieri dei mondi “conosciuti” e le anime, innocenti e pure della sua Lucania, a Cortina, dove nel 1943 viveva, Squitieri dipingeva donne aviglianesi. Le  ricche esperienze umane vissute, quindi i contatti con visioni diverse, portano il maestro ad ampliare il suo punto di vista, già abbastanza ampio sul reale, le amicizie di Eugenio Montale ed Ernest Heminguway ( quest’ultimo ritratto più volte ), consegnano al maestro, un modello esistenziale da ritrarre. Il “linguaggio” poetico di Squitieri distante dalla pittura di Carlo Levi definito dal maestro dilettantistico, in quanto in contrasto con la visione leggendaria della realtà, esprime inquietudine e temi relativi alla dichiarazione di coscienza e, domande incentrate sul senso e sul significato del dipingere.

I numerosi viaggi del maestro, occasioni di immersioni emotive in contesti e, quiete momentanea sulle necessarie ricerche, emergono da dipinti, animati da svariate figure, “finestre” su realtà  ferme in colori.
I mutamenti numerosi degli stili e dei temi, nelle opere di Squitieri, ed i riferimenti ad altri maestri ( Giocoli, Magritte ), esprimono le idee di umanità, distanti dal mistero, di luce e di figure. Le opere esposte presso l’Associazione Culturale Isabella Morra in Via Carlo Pisacane 5 a Potenza, rendono omaggio ad un significativo esponente dell’arte del Novecento.