Incontro interlocutorio quello tenutosi nei giorni scorsi tra le segreterie regionali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil e l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Rondinone, sui capitoli caldi della forestazione. Sul tavolo il mancato decollo del turn-over e la questione giudicata dai sindacati non più rinviabile delle 151 giornate. Per i segretari generali di categoria Di Bari e Mongiello (Flai), Lapadula e Cavallo (Fai) e Nardiello e Barbalinardo (Uila) “la forestazione lucana vive una condizione paradossale sospesa tra le aspettative, finora in gran parte tradite, del piano triennale e i problemi di sempre che vanificano la piena espressione delle potenzialità riconosciute ad un settore che in Basilicata può contare
su numeri importanti”. I sindacati rivendicano una “forestazione produttiva e moderna in grado di interagire con il tessuto economico
locale e contribuire allo sviluppo della Regione”.
Nel corso del summit i sindacati di categoria hanno espresso all’assessore Rondinone il proprio disappunto per i “continui intoppi burocratici che impediscono alla macchina amministrativa della forestazione di girare a pieno regime e che determinano a cascata gravissimi ritardi nella cantierizzazione dei lavori”. Secondo i massimi dirigenti di categoria “l’unica soluzione per evitare il ripetersi di questi ritardi è portare l’anticipazione dei fondi in fase di avvio dei lavori al 90 per cento. Invitiamo pertanto l’assessore Rondinone ad attivarsi per ridurre le pastoie burocratiche che si frappongono tra progettazione e approvazione degli interventi, erogazione degli acconti, stati di avanzamento e rendicontazione, procedure legittime ma che spesso finiscono per rallentare oltre misura la catena decisionale”.
Ma è il mancato sblocco del turn-over, a parere di Flai, Fai e Uila, la vera nota dolente quando si parla di forestazione. “Il bando per l’assunzione di 400 nuovi operai forestali, più volte dato in dirittura d’arrivo, è incomprensibilmente chiuso in qualche cassetto – denunciano i sindacati – con buona pace di quelle decine di senza lavoro che confidavano nello sblocco del turn-over per spuntare una occupazione dignitosa in un contesto economico assai avaro di opportunità”.
I sindacati di categoria chiedono inoltre l’estensione a tutti i lavoratori del settore delle 151 giornate. Una richiesta che è in linea con le osservazioni formulate da Cgil, Cisl e Uil in sede di discussione del documento di programmazione economica e finanziaria regionale. Attualmente la stragrande maggioranza dei circa 4.500 forestali lavora al massimo per 101 giornate contributive pari a 83 giornate lavorative annuali. “Troppo poco per dare efficacia ed efficienza alla forestazione e assicurare un livello di reddito sufficiente ai lavoratori”, lamentano le tre sigle di categoria. “Se dovesse permanere questo stato di incertezza tanto sulle 151 giornate quanto sullo sblocco del turn-over – concludono i leader di Flai, Fai e Uila – non esiteremo a scegliere la via della mobilitazione generale del settore a tutela dei legittimi interessi dei lavoratori e a difesa di un comparto nevralgico per lo sviluppo e per la difesa e la
valorizzazione del territorio della Basilicata”.