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Sma. C’è l’ultimatum!

Dobbiamo scongiurare il rischio che l’inizio delle attività, fissato per il prossimo 1 luglio, subisca un ulteriore slittamento per cause che non sono da addebitare sicuramente ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali”.

“Una ipotesi che la Cisl, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, è impegnata ad evitare nel modo più assoluto – ha proseguito Falotico – perché finirebbe per danneggiare ancora una volta gli incolpevoli lavoratori, sballottati come in una interminabile storia di equivoci, e determinerebbe una gravissima perdita di credibilità delle stesse istituzioni regionali che hanno concordato con le organizzazioni sindacali un percorso chiaro e circostanziato per individuare una collocazione occupazionale ai circa ottocento lavoratori della Sma attualmente in mobilità”.

Falotico, intervenendo a sostegno della chiara posizione assunta dai
sindacati di categoria Fisascat, Filcams e Uiltucs in questi giorni, ha invitato il governo regionale a “slegare le residue perplessità che ancora frenano l’azione della giunta regionale e ad accelerare l’approvazione del piano delle attività che, è bene ricordarlo, doveva essere sottoposto alle organizzazioni sindacali già lo scorso 29 aprile, così come era stato concordato nel corso della riunione tenutasi il 18 aprile scorso al dipartimento Attività produttive”.

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