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BarCamp, il 12 Maggio a Matera

[Articolo di Sergio Ragone]

Giovanni Calia, organizzatore della tappa lucana de BarCamp, è laureando in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino. Si occupo di Blogging dal 2004 con il suo blog personale: http://www.estrablog.net/. Dal 2005 al 2006 ha partecipato ad un laboratorio di ricerca sul web 2.0 presso il centro di ricerca Torinese “CSP Innovazione nelle ICT”. Sempre acl CSP ha partecipato alla realizzazione di un Urban Blog dedicato ad un quartiere di Torino che sta ancora oggi permettendo ai cittadini del quartiere di relazionarsi con le istituzioni in un modo nuovo e più informale. Collabora anche con HTML.it grazie a cui scrivo di web 2.0 su un blog del loro network. Attualmente è il responsabile dell’area New Media presso la input/TORINO, agenzia di pubblicità e comunicazione di Torino, con la quale organizzeranno a Torino un altro BarCamp dedicato al mondo della pubblicità e della comunicazione.

Giovanni Calia sei il promotore della tappa lucana di BarCamp. Innanzitutto spiegaci cos’è il Barcamp e perchè a Matera.
Il BarCamp è una conferenza atipica in cui ognuno ha il suo spazio. In un BarCamp il concetto di pubblico e di relatore cambia radicalmente. Queste due figure diventano una sola permettendo a tutti di essere parte attiva della conversazione. Chiunque quindi può iscriversi sull’apposito sito prenotando il suo intervento che presenterà il giorno della “non-conferenza”. L’aria che si respira ad un BarCamp è quella dell’informalità e dell’amicizia, ma è forte anche la voglia di scambiarsi punti di vista, opinioni, conoscenza ed esperienze. L’idea di un’incontro a Matera ha diverse finalità. La città di Matera con le sue grosse carenze dal punto di vista delle reti di comunicazione ferroviarie e autostradali è il luogo ideale per promuovere uno sviluppo alternativo basato sulle nuove tecnologie, attraverso le quali cercare di supportare la piccola media impresa italiana, ma soprattutto del mezzogiorno. Il tema di questo BarCamp, infatti, sarà legato ai “Nuovi media e nuovi modelli di business come alternativa per lo sviluppo in zone disagiate”. La scelta di Matera e di questo tema è volutamente provocatorio. Il nostro intento è quello di raggiungere piccoli, medi e grandi imprenditori, cittadini, associazioni e studenti che delle evoluzioni sociali mediate da internet ne sanno ben poco, ma che, a nostro parere, ovranno per forza puntare sull’innovazione, sul web e sulla ricerca per tornare ad essere competitivi.

Parliamo di web, internet e partecipazione. In una regione come la Basilicata che per molte parti viaggia ancora a 56k le inclusioni digitali diventano una necessità non solo per le aziende ma anche per le persone. Insomma un BarCamp che non può prescindere da questo tema.
Certamente. Quando ho lavorato per il CSP innovazione nelle ICT, centro di ricerca sui nuovi media e sulle evoluzioni sociali del Web, ho scoperto con gran stupore che la Basilicata è la prima regione italiana ad investire in innovazione e ricerca. Dopo di lei l’Emilia Romagna ed il Piemonte. Anche da parte delle autorità quindi, si sente la necessità di puntare verso queste nuove strade. A volte però la volontà non basta. Ricordo infatti il progetto “Un computer in ogni casa”, progetto che ha permesso a quasi tutta la popolazione lucana di ottenere grossi incentivi per l’acquisto di un personal computer. Sono stato ovviamente entusiasta di questa cosa, peccato che però all’acquisto del PC non sia seguito un vero supporto ai cittadini per accompagnarli a conoscere quella che è la via maestra della comunicazione: Internet. Oggi ci sono centinaia di famiglie lucane che hanno un PC, ma non hanno una connessione veloce, in alcuni casi addirittura non hanno una connessione ad Internet. Nella società moderna queste due cose sono imprescindibili. Un PC senza connessione è un po’ come una lampada in un soggiorno: la si usa, ma se ne può fare anche a meno. Ecco che allora si parla ancora di Digital Divide nonostante gli investimenti e gli sforzi per supportare l’acquisizione di alcune conoscenze che potrebbero evitare alcuni tristi fenomeni. Parlo dello spopolamento dei piccoli comuni, degli eccessivi costi da sostenere per le imprese che chiedono visibilità, dei costi della telefonia classica, ma anche l’impossibilità di accedere a nuove forme di intrattenimento. In questo senso uno dei nostri sponsor, la Compagnia del Cavatappi, è uno splendido esempio di come anche rimanendo in un piccolo comune della Basilicata si possa creare un business internazionale semplicemente grazie al Web.

Insomma Giovanni c’è chi parla di innovazione e c’è invece chi come Il BarCamp prova a dare segni tangibili e segni di innovazione reale. Credi sia possibile immaginare un giorno la Basilicata come modello reale di innovazione e investimento nelle nuove tecnologie?
Bè, lo spero proprio. La Basilicata proprio per la sua morfologia non è un caso facile. Arrivare con la banda larga a coprire il cosiddetto “ultimo miglio” non è impresa da poco. Da quest’anno però probabilmente qualcosa cambierà. L’avvento del WiMax, tecnologia senza fili che permetterà di coprire vaste aree di decine di km con una sola antenna, permetterà di far arrivare internet veloce ovunque, anche sulle montagne più impervie. Credo che quando verranno assegnate le licenze e quando si inizierà a offrire dei servizi accessibili a tutti, potremo dire di aver fatto un grande passo in avanti contro il digital divide, incentivando così gli investimenti locali. La Basilicata, come tutte le altre regioni italiane, sarà chiamata a gestire le regole di una tecnologia importante che potrebbe rilanciare davvero l’economia locale. La mia speranza è che si decida di rendere totalmente gratuito l’accesso alla rete e si permetta alle compagnie che offriranno i servizi di farsi concorrenza proprio su quelli. Sarà il mercato poi a scegliere. Sembra una cosa assurda da noi, ma all’estero e soprattutto in America, queste dinamiche sono già realtà ed ovviamente a tutto vantaggio dei cittadini e delle aziende che sono riuscite a offrire i migliori servizi. E’ ovvio però che non potremo mai prescindere dalle reti di comunicazione classica come le autostrade o la ferrovia, ma a differenza di queste infrastrutture, le nuove reti di comunicazione telematica sono molto più facili da raggiungere e molto meno costose.

Un buon motivo per venire alla tappa materana del BarCamp?
Ci sono sempre tanti buoni motivi per venire a Matera. Questa volta c’è n’è uno in più: godere di un luogo magico che risulterà il miglior connubio possibile tra arte, storia, tecnologia e natura. Il BarCamp infatti si svolgerà in pieno centro storico, nei locali di Datacontact, a cavallo tra le due chiese rupestri di Madonna delle Virtu’ e San Nicola dei Greci, da tempo ristrutturate ed adibite a museo. Siamo infatti riusciti ad offrire una cornice splendida per una giornata dedicata soprattutto ai cittadini e alle imprese lucane. Ricordo a tutti il sito dove potersi iscrivere e dove avere una panoramica di cosa accadrà il 12 Maggio a Matera: www.barcamp.org/BarCampMatera