Sulla difficile situazione occupazionale che sta interessando il settore tessile e chimico lucano, il segretario generale della Femca-Cisl, Gerardo Casaletto, rilancia i temi della piattaforma alla base dello sciopero generale del settore industriale del 7 dicembre scorso e d’intesa con la Cisl lucana sostiene che “il governo regionale deve amplificare lo sforzo in favore dello sviluppo e dell’occupazione mediante un pacchetto coordinato di conveniente localizzative, in particolare la riduzione dei costi energetici, per sostenere le imprese già presenti e favorire l’insediamento di nuove produzioni sul territorio regionale con benefici effetti anche sul piano occupazionale”.
Casaletto auspica inoltre “una legge organica che disciplini tutti gli aspetti in materia di mercato del lavoro per il reinserimento dei lavoratori espulsi dai processi produttivi affinché si realizzi la piena integrazione tra servizi formativi e servizi per l’impiego per dare opportunità reali ai giovani e alle donne alla ricerca di lavoro”. In particolare, dice il leader della Femca-Cisl, “bisogna dare risposte, anche mediante ammortizzatori sociali regionali, agli ultra 50enni prossimi alla pensione e alla platea dei disoccupati ultra 32enni con forme di incentivi alla loro assunzione. Si tratta di riempire un vuoto giuridico che lascia scoperto una fascia molto ampia di lavoratori che non possono al momento usufruire di alcuna forma di sostegno a differenza degli under 32 e degli over 50. Questo consentirebbe di offrire gli strumenti adeguati per affrontare in modo più efficace la crisi occupazionale che sta investendo da tempo il settore chimico-tessile lucano”.
Infine il capitolo task force regionale. Secondo Casaletto “occorre ridefinire le sue funzioni in un’ottica di azione interdipartimentale tra attività produttive, lavoro e formazione. La task force non deve limitarsi alla mera gestione delle crisi aziendali ma deve ampliare e rafforzare le sue competenze in termini di attrazione e riqualificazione degli investimenti.