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Lagonegro: atto intimidatorio nei confronti della consigliera Ivana Vita

La consigliera Ivana Vita ha trovato sul parabrezza della propria auto un animale sgozzato ancora sanguinante. L’auto era parcheggiata come al solito sotto la sua abitazione. In qualsiasi altra regione dell’Italia meridionale si tratterebbe di un chiaro gesto intimidatorio, ma nella Basilicata “isola felice” si potrebbe liquidare l’episodio come una ragazzata o dedurre che l’animale, in volo, si sia schiantato contro il parabrezza dell’auto ferma. Invece questo gesto rappresenta in maniera tangibile la degenerazione della vita sociale in un paese apparentemente tranquillo come Lagonegro. Avvertiamo da tempo un’aria diversa, un’aria pesantemente viziata da metodi discutibili e da continue cambiali elettorali che vanno all’incasso a scapito delle esigenze dei cittadini.

Le ultime denuncie di Rifondazione parlano dell’inesorabile degrado del nostro paese, dicono di discariche abusive nel pieno centro cittadino, di cantieri aperti esclusivamente per favorire professionisti ben noti, dell’edilizia scolastica al collasso, di strane installazioni di antenne, dell’imposizione di una Chiesa che nemmeno una parte della comunità religiosa vuole in un imbuto stradale. Il lavoro di inchiesta dei compagni è anche mortificato dalle false lettere di denuncia che arrivano in procura e in caserma a nome di Rifondazione comunista! A Lagonegro si respira un’aria di “sistema”, dove le scelte e la distribuzione delle prebende avviene solo all’interno di un ristretto circolo di eletti.

Il circolo di Lagonegro nell’esprimere solidarietà alla compagna Ivana Vita invita le altre forze politiche del paese ad esprimere un chiaro segno di preoccupazione e di dissenso verso l’episodio ed auspica che il confronto e il dissenso politico si svolga sempre nei limiti della convivenza civile.