L’Eurispes ha indagato l’atteggiamento dei cittadini verso le Istituzioni dello Stato, confrontando i risultati con quelli rilevati lo scorso anno. Il 46,7% degli italiani afferma che la propria fiducia nelle Istituzioni nel corso dell’ultimo anno è diminuita, per il 40% è rimasta invariata, solo per il 9,9% è aumentata. Anche l’indagine svolta lo scorso anno aveva evidenziato una sfiducia generalizzata nelle Istituzioni rispetto al passato (49,2%) e solo il 4,1% si diceva più fiducioso. Come era largamente prevedibile, gli elettori di destra e di centro-destra, che hanno visto la coalizione che li rappresenta lasciare il Governo ed il centro-sinistra assumere il governo del Paese, si dicono meno fiduciosi nelle Istituzioni rispetto al passato in percentuale decisamente superiore (il 65,6% per quelli di destra, il 68,5% per quelli di centro-destra) di quanto non si riscontri per gli elettori di centro (45,7%) e, ancor più, di sinistra (24,8%) e di centro-sinistra (24,2%). In modo corrispondente, la fiducia nelle Istituzioni nell’ultimo anno è aumentata per il 24,2% di chi si posiziona al centro-sinistra e per il 20,6% di quelli di sinistra, contro solo lo 0,8% di quelli di destra, il 2,2% di quelli di centro-destra, l’1% di quelli di centro. Prevalgono comunque a centro, centro-sinistra e sinistra, coloro che definiscono invariata la propria fiducia nelle Istituzioni (rispettivamente il 51,4%, il 49,3% ed il 51,1%). Fiducia nelle principali Istituzioni politiche e giudiziarie del Paese. Emerge un quadro di diffusissima sfiducia, in cui si salva solo, sia pure non in misura plebiscitaria, il nuovo Capo dello Stato. Nel complesso, infatti, quasi due terzi degli italiani, il 63,2%, si fidano del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il 39,8% si fida della Magistratura, meno di un terzo del Governo (30,7%) e del Parlamento (30,5%). Il Presidente della Repubblica. Si dimostrano molto più fiduciosi gli elettori di sinistra e centro-sinistra rispetto a quelli di centro e, ancor più, a quelli di destra e centro-destra (tra cui la maggioranza è costituita da non fiduciosi). Ben il 53,2% di coloro i quali si orientano a sinistra affermano di avere molta fiducia nel Presidente della Repubblica, fra quelli di centro-sinistra il 47,1%, contro il 7,6% di quelli di centro-destra e il 10,9% di quelli di destra. Un intervistato di destra su quattro non ha alcuna fiducia nella Presidenza della Repubblica. Governo. Il Governo raccoglie da parte dei cittadini poca (38,1%) o nessuna (28,6%) fiducia. Si tratta comunque di un lieve miglioramento rispetto al 2006, quando manifestavano poca o nessuna fiducia nei confronti di questa Istituzione rispettivamente il 39,9% e il 33,6% degli italiani.
Più sfiduciate le donne: il 34,6% non ha nessuna fiducia nel Governo, contro il 21,6% degli uomini. Per quanto riguarda l’area politica di appartenenza, il 25,5% degli elettori di sinistra ed il 24,2% di quelli di centro-sinistra dichiarano di nutrire molta fiducia nel Governo, a fronte di quote irrisorie degli intervistati di destra (addirittura lo 0%), di centro-destra (1,8%) e di centro (2,9%). Parlamento. Anche nei confronti del Parlamento prevale la sfiducia: la fiducia è poca per il 39,8% dei cittadini, nessuna per il 26,4%, abbastanza per il 22,9%, molta per il 7,6%. Tra gli elettori di centro (72,4%) e, in misura ancora maggiore, tra quelli di destra (89,1%) e di centro-destra (92,9%) prevale la quota dei non fiduciosi nel Parlamento; al contrario, a sinistra (63,2%) e a centro-sinistra (64,7%) la maggioranza ha fiducia nel Parlamento. Magistratura. Nel complesso, il 55,7% degli italiani non ripone la propria fiducia nella magistratura: il 35% ha poca e il 20,7% nessuna fiducia. All’origine di questi risultati è possibile individuare, da un lato, la difficile condizione della giustizia in Italia, in cui un sistema giudiziario sotto molti punti di vista inefficiente ed inadeguato genera lo scontento e la sfiducia dei cittadini – e la Magistratura, in quanto simbolo del sistema giustizia, può diventare facilmente il bersaglio più immediato – dall’altro lato, i reiterati attacchi politici, che hanno messo in discussione l’imparzialità dell’operato della Magistratura ed hanno tentato di politicizzarne l’operato, possono aver finito per minarne in parte la credibilità. Più fiduciosi nella Magistratura gli abitanti delle Isole (47,9%). Sul versante opposto il Sud, con il 64,6% di sfiduciati. Rispetto all’orientamento politico, solo una minoranza di coloro i quali si posizionano a destra e al centro-destra e poco più di un terzo di quelli di centro affermano di avere fiducia nella Magistratura, mentre fra gli intervistati di centro-sinistra e di sinistra i fiduciosi sono la maggioranza. Le altre Istituzioni che godono la fiducia degli italiani sono le associazioni di volontariato (78,5% di fiduciosi, in calo rispetto all’84,3% del 2006), le Forze dell’ordine (73,5%, in crescita rispetto al 68,6% del 2006) e la Chiesa e le altre Istituzioni religiose (60,7%, in calo rispetto al 66,1% del 2006). La maggior parte degli italiani non fa invece affidamento sui partiti (ispirano fiducia solo al 12,6%, dato analogo a quello del 2006), sui sindacati (26,7%) e sulla Pubblica amministrazione (26,9%). Forze dell’ordine. Raccolgono la massima fiducia del 39,9% degli italiani. Nei giovani fra i 18 ed i 34 anni la fiducia nelle Forze dell’ordine è meno frequente che tra gli over35. Tra gli intervistati di sinistra è leggermente più bassa della media la percentuale dei fiduciosi nelle Forze dell’ordine; inoltre, a sinistra e nel centro-sinistra la quota di coloro che accordano la massima fiducia alle Forze dell’ordine è più bassa di quanto non si riscontri tra gli interpellati che si riconoscono nella destra, nel centro-destra e nel centro.
Sindacati. L’atteggiamento nei confronti dei sindacati è da sempre più strettamente legato all’orientamento politico. Sebbene sempre minoritaria, raccolgono una maggiore fiducia tra coloro i quali si orientano a sinistra e a centro-sinistra che fra quelli di centro e, soprattutto, fra quelli di destra e centro-destra (i fiduciosi sono soltanto, rispettivamente, il 15,6% ed il 12,5%). Partiti. Ispirano nel complesso pochissima fiducia agli intervistati di tutte le età e di tutte le provenienze geografiche, i dati indicano però che fra le donne le sfiduciate sono più numerose. Oltre la metà delle intervistate (59%) afferma infatti di non fidarsi per nulla dei partiti, contro il 47,3% degli uomini. Associazioni di volontariato. Sono soprattutto le donne a definire massima la propria fiducia: 57,4% contro 43,6% degli uomini. Chiesa e le altre Istituzioni religiose. I più fiduciosi sono gli abitanti del Sud e, a seguire, quelli del Nord, leggermente meno nelle Isole ed al Centro. I giovani al di sotto dei 35 anni risultano i meno fiduciosi nella Chiesa e nelle Istituzioni religiose, mentre i più fiduciosi sono i soggetti più maturi, dai 65 anni in su (il 42,4% ha massima fiducia).

“OUTLOOK” Uno sguardo fuori regione
Rubrica di scienze economiche e sociali
a cura di Rosario Palese
(ISSN 1722-3148)

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