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Pino Procopio: Favole “reali”

[Articolo di Francesco Cosenza]

Appare immenso, l’orizzonte creativo che, si esprime in colori ed immagini, sfioranti memorie di vissuti emozionali, sono descrizioni di mondi osservati, con umore posti in personali universi artistici. Idee bagnate di colore, che descrivono realtà, allontanandole da grigie visioni e “trasferimenti”, spesso sorridenti i soggetti appaiono, animanti di allegria e quasi beffardo sguardo sul tempo. Fortemente espressivi, i volti delle figure, ove bene emerge il personale pensiero dell’artista che conferisce forma alla memoria, ridisegnando significati e ruoli di realtà vicine e lontane, il gioco, elemento chiave nelle letture si apre al surrealismo.

Dimensioni lontane nel colore, che racchiude velocità e figure nel movimento sottile dell’ analisi dello sguardo, che coglie antichi gesti, descrizioni di tempi e quotidiane, reali visioni in mondi di fantasia, sensati dal gioco, vivacità espressiva. Proiezioni fantastiche collocano in piani di senso le azioni dei personaggi, contestualizzati nelle visioni reali che, accolgono l’irreale, posto nella ricerca soggettiva del significato delle forme, delle storie, sui volti sfalsati dei personaggi, nei movimenti dei “racconti” che, appaiono come “pagine” di memorie colorate di fantasia. Figure, ritratte in pose varie, in mondi immaginari ove l’umore e la satira, esprimono il senso dell’espressione, ed è ironica l’intera opera presentata dall’artista che, vive il sorriso oltre la realtà, la capacità di evidenziare la grossolana consistenza dei soggetti, la giocosa idea di reale, il desiderio di animare di colore la personale sua memoria.

Vi è nei dipinti dell’artista, una volontà di anteporre la sua creatività alla società, distante dal suo pensiero, riempita di paradossi e assurdità che ritrae creando forme, origine di giochi e sensi, consegnando ai volti ed ai movimenti dei personaggi, trasformati in artisti di via (acrobati, funamboli, giocolieri, prestigiatori), che vivono il ruolo e la propria condizione festosa. Dipinge, l’artista, il desiderio e la ricerca di una leggerezza esistenziale, contestualizzata in spazi colorati di mondi, di sorrisi in superficie e sensi di sguardi posti sul quotidiano, sulle figure che questo esprime, sui gesti e sui volti dei personaggi che, appaiono proiettati in dimensioni altre. Sfidano, le opere e le storie contenute in esse, le leggi della gravità, le correnti ascensionali della natura rendendo idee sull’illusione, orientando gli sguardi verso dimensioni surreali. La mostra sarà in esposizione in Galleria fino al 29 Aprile 2007.