[Articolo di Francesco Cosenza]

Il fantastico, dimensione centrale e principio del soggettivo vasto interpretativo, appare in tutte le opere dell’artista, fitte sono le trame di colore immerse in dimensioni, dove figure e mondi, aprono superfici e piani. Le direzioni emotive di lettura, si fermano su atmosfere e volti, la femminilità si adagia su un privilegiato spazio. Tre le opere raffiguranti volti di donne, l’artista dipinge la delicatezza e l’antica femminile grazia, racchiusa nell’inteso armonico spazio che si apre a giochi di colore, la costante vicinanza al naturale, presente in floreali elementi, posti in volontà descrittive, consegna al soggettivo chiare letture rivolte alle profonde analisi incentrate sulla condizione femminile, vissuta negli spazi e lungo il tempo.

Danzano le stagioni e le atmosfere sulle tele, i movimenti ed i piani, sono emozioni in superficie, le figure in rilievo, “iniziali interpretazioni” poste in storie emotive narrate dal complesso e fitto gioco del colore, restituiscono spazi a concezioni fantastiche. Vi sono equilibri artistici nei dipinti di Teri Volini, gli elementi naturali, le analisi di spazi che toccano dimensioni varie divenendo stile, stile che dipinge armoniche vicinanze di mondi, le figure al centro di vie interpretative, appaiono immerse nel fantastico universo artistico che avvicina piani diversi ed elementi naturali. Molte le tele esposte in galleria, diverse sono le dimensioni. Le danze dipinte, spesso presenti in notturne atmosfere (Magia e splendore della notte lucana), evidenziano la ricerca di “ritmi”e visioni, i soggetti, adagiati sul complesso piano reso dal colore, sono custodi delle fantasie, il movimento, quindi le danze, descrivono diverse visioni.

Il risveglio dell’universo, opera in esposizione, rende completa analisi delle forme pittoriche ed espressive dell’artista, i piani di significato emergono dai giochi prospettici presenti, i “mondi”, in movimento consegnano trame ed ampi spunti narrativi. Uguali e dissimili i mondi dipinti da Teri Volini, “Narcisi fiori bianchi”, in omaggio alla naturale dimensione, risvegli di fanciulle dai capelli biondi (Il risveglio della dea), emerge dai dipinti esposti, una esigenza forte di contatto ed un desiderio di fusione di elementi, le distanze cadono sulle tele di Volini i cieli si adagiano sulla terra, le stelle ed i fiori vivono il medesimo spazio nel Creato. Artista multiforme, diverse, sono le forme espressive in mostra, lontane dalle creazioni pittoriche.

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