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Orchestra Tzigana: festa sul palco dell’Auditorium potentino

[Articolo di Maria Fasano]

Nata nel 1969, con l’intento di valorizzare il repertorio orchestrale  della musica tzigana, sin dalle prime apparizioni l’Orchestra ha riscosso successi notevoli annoverandosi come la più popolare dell’Ungheria. Con tourneè che abbracciano quaranta Paesi, gli otto componenti compreso il direttore nonché primo violino suonano sia per la tv ungherese che per emittenti tv europee.

Proprio nel programma RaiSat ”Specchi di Trieste”sono stati protagonisti in una puntata del 1991. Rigorosamente in abito tradizionale ungherese, l’Orchestra tzigana ha immediatamente vivacizzato il pubblico con un attacco inaspettato di Tsardas focoso di Anonimo proseguendo con la Danza svelta del 1848, le danze ungheresi e le musiche folkloristiche : celebre la Rapsodia ungherese n.2 di Liszt e la danza ungherese n.5 di Brahms. Con l’ausilio di violoncello, l’originalissimo cimbalo, due violini, un contrabbasso e un flauto pastorale gli otto componenti hanno emozionato il pubblico con un assolo del violoncello in Fantasia di Farkas che riprendeva i temi del notissimo “Dottor Zivago” e l’altrettanto nota Danza delle spade.
Due le performance  interessanti che si sono susseguite durante il concerto: ad occhi bendati il musicista al cimbalo ha eseguito perfettamente e armoniosamente il suo “spartito mentale”ne la Danza ungherese n.5 e il brano Hora e l’usignolo di Dinicu che con l’accordo di un fiato e di un  violino hanno trasferito gli uditori in una voliera a tutti gli effetti! Al termine di Canzone romantica russa tzigana intonata con le voci degli otto elementi e alcuni bis musicali estratti dal repertorio e non, ha concluso la serata una inaspettata ed inedita Marcia di Radetzkj eseguita  con gli archi e con lucida maestria.